Uomini al lavoro in gonna: perché no?

In Francia gli autisti degli autobus di Nantes non possono andare al lavoro in pantaloni corti, anche se si muore di caldo: per protesta indossano la gonna

Uno screenshot del servizio giornalistico di Presse Océan – Foto: Presse Océan

Uno screenshot del servizio giornalistico di Presse Océan – Foto: Presse Océan

Sono giornate caldissime, un po' in tutta Europa, e lavorare diventa faticoso. Anche peggio se il tuo compito è guidare tram e autobus, dove l'aria condizionata va a singhiozzo e oltretutto sei obbligato a indossare i pantaloni lunghi. Così, nella città francese di Nantes, una sigla sindacale ha deciso di protestare in modo creativo: alcuni aderenti si sono presentati al lavoro con la gonna. Sollevando una questione e lanciando (forse?) un trend. Leggi anche: I jeans sporchi di fango che costano 414 euro LE RAGIONI DELLA PROTESTA Il punto della questione è presto detto: il regolamento dell'azienda di trasporti prevede una divisa estiva e una invernale, ma in entrambi i casi quella maschile ha i pantaloni lunghi, apparentemente scomodi se la cabina di pilotaggio è un forno. I rappresentanti del sindacato CFDT Sémitan sostengono che siccome quando l'autista è seduto le sue gambe non si vedono, è assurdo che non si consenta l'uso di pantaloni corti. Non cortissimi, basta che siano tagliati sopra il ginocchio: esattamente come le gonne di ordinanza per le colleghe donne. Leggi anche: Le lacrime di glitter, il trend che spopola su Instagram IL VIDEO DELLA PROTESTA L'IDEA VIENE DALL'INGHILTERRA Apparentemente, l'azione sindacale francese è stata ispirata da quel che ha fatto in Inghilterra il giovane Joey Barge, impiegato in un call center: dopo essere stato mandato a casa a cambiarsi perché i pantaloni corti violavano le norme aziendali, lui si è presentato con un tubino a righe nere, rosa e rosse, un abito che le colleghe possono indossare senza problemi. L'azienda è intervenuta prontamente, autorizzando i pantaloncini, purché sopra il ginocchio ed esclusivamente di colore nero, blu navy e beige. E mentre anche gli studenti di una scuola britannica hanno adottato una simile forma di protesta, sul fronte francese ancora attendono una simile modifica al regolamento, che però è più complessa da ottenere perché implica una spesa di aggiornamento delle divise, con costi e tempi più lunghi. Leggi anche: I capelli che cambiano colore: mai più senza?
è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro