Sulla carta, l'idea degli smartwatch per bambini è intrigante: consente infatti ai genitori di tracciare i figli, sapendo dove si trovano in ogni momento, potendo interagire con loro se necessario, addirittura ascoltando l'audio che sentono loro. La fregatura, secondo il Norvegian Consumer Council, è che la stessa cosa può essere fatta da estranei, perché questi sistemi non sono impermeabili a intrusioni indesiderate.
GLI SMARTWATCH PER BAMBINI SONO HACKERABILI
Considerata la natura delicata dell'argomento, la ricerca condotta dall'organizzazione dei consumatori norvegesi è stata rilanciata in Italia da Altroconsumo. Il punto principale di preoccupazione è che gli esperti norvegesi hanno individuato una serie di falle che permetterebbero a un estraneo di conoscere la posizione di un minore e di interagire con lui al posto dei suoi genitori. È chiaro che in questo modo si ottiene l'esatto contrario di quanto auspicato da mamme e papà, cioè una riduzione della sicurezza dei loro piccoli.
IL PROBLEMA DELLA PRIVACY
Accanto a questo aspetto ne esiste un altro, altrettanto sensibile e che riguarda in generale tutta la nostra vita digitale e non solo gli smartwatch per bambini. Stiamo parlando della zona grigia che non consente di avere ben chiaro come vengono raccolti i nostri dati personali e a quale scopo. Il fatto che i dati in questione appartengano a minori pone domande aggiuntive, di natura legale ed etica.
Leggi anche:
- Come possiamo salvare le banane dall'estinzione?
- George Saunders ha vinto il Man Booker Prize 2017
- L'installazione dedicata a James Bond a 3000 metri di quota
è arrivato su WhatsApp
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro