Mercoledì 24 Aprile 2024

Morto Stalin se ne fa un altro: la satira che convince

Il 4 gennaio esce un film che ha conquistato pubblico e critica internazionali, grazie a una satira politica affilatissima: ecco trailer e informazioni su 'Morto Stalin se ne fa un altro'

Un dettaglio del poster del film – Foto: Main Journey/Quad Productions

Un dettaglio del poster del film – Foto: Main Journey/Quad Productions

La satira politica è un genere difficile da maneggiare, ma giovedì 4 gennaio esce nelle sale italiane un film che molti indicano come esempio magistrale di questo tipo di comicità. Si intitola 'Morto Stalin se ne fa un altro' e queste sono tutte le indicazioni che possiamo fornire senza fare spoiler. MORTO STALIN SE NE FA UN ALTRO: COS'È 'Morto Stalin se ne fa un altro' è una commedia nera ed è l'adattamento del fumetto francese 'La morte di Stalin', scritto da Fabien Nury e disegnato da Thierry Robin. LA TRAMA La notte del 2 marzo 1953 getta nel caos il regime che governa l'Unione Sovietica: il dittatore Joseph Stalin è infatti prossimo alla morte. Attorno al capezzale si muovono una serie di personaggi che sperano di approfittare della situazione per prendere il suo posto alla guida dell'URSS: il pragmatico Nikita Khrushchev, il fedelissimo Vyacheslav Molotov, il confusionario Georgy Malenkov, l'implacabile generale Georgy Zhukov e il mefistofelico capo dei servizi segreti Lavrentiy Beria. IL TRAILER L'AUTORE 'Morto Stalin se ne fa un altro' è scritto e diretto dallo scozzese Armando Iannucci, classe 1963 e figlio di una donna di Glasgow e di un uomo di Napoli trasferitosi nella città scozzese per aprire una pizzeria. Iannucci è considerato uno dei migliori rappresentanti della satira politica britannica, con esperienze in teatro, televisione e al cinema. IL CAST È un cast di tutto rispetto, quello che vedremo su grande schermo: Khrushchev è interpretato da Steve Buscemi ('Le iene', 'Il grande Lebowski'), Molotov da Michael Palin (membro dei Monty Pyton e visto nel film 'Un pesce di nome Wanda'), Malenkov è Jeffrey Tambor ('Tutti pazzi per Mary', 'Arrested Development'), Zhukov è Jason Isaacs (il Lucius Malfoy della saga di 'Harry Potter') e Beria è Simon Russell Beale ('Penny Dreadful', 'Into the Woods'). Accanto a loro troviamo anche Olga Kurylenko ('007 – Quantum of Solace', 'La corrispondenza') nei panni della pianista dissidente Maria Yudina, poi Rupert Friend ('Orgoglio e pregiudizio') e Andrea Riseborough ('Oblivion') in quelli del figlio e della figlia di Stalin. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Pubblico e critica internazionali hanno accolto con entusiasmo 'Morto Stalin se ne fa un altro'. In generale, il giudizio è motivato dal fatto che la satira politica di Armando Iannucci è affilata come non mai e riesce a veicolare un'inquietudine che prende di mira anche certe derive contemporanee: così facendo si pone come monito per il presente e il futuro. Leggi anche: - Mamma Mia 2, il trailer del sequel è zeppo di star - Lo schiaccianoci, il trailer del nuovo film Disney - Il vegetale, ecco il trailer del film con Rovazzi: fa ridere?