Sabato 20 Aprile 2024

Le Ardenne: un film duro, sporco e ben fatto

L'hanno paragonato a 'Fargo', 'Trainspotting' e al primo Quentin Tarantino: è un po' esagerato, ma 'Le Ardenne – Oltre i confini dell'amore' merita. Esce il 29 giugno

Veerle Baetens e Kevin Janssens in una scena del film – Foto: Savage Film

Veerle Baetens e Kevin Janssens in una scena del film – Foto: Savage Film

Giovedì 29 giugno esce nelle sale italiane 'Le Ardenne – Oltre i confini dell'amore', film belga che ha spinto il magazine Indiewire a definirlo "tanto potente quanto 'Fargo', 'Trainspotting' e i primi lavori di Quentin Tarantino". È un giudizio fin troppo positivo, ma che nasconde qualche elemento di verità. COS'È È un noir/drama che mette al centro della narrazione complesse dinamiche famigliari e un contesto narrativo dal quale sembra impossibile uscire. È un film duro e sporco, non adatto al pubblico più impressionabile. LA TRAMA Due fratelli compiono una rapina, che però finisce malissimo: uno riesce a scappare (Dave), l'altro finisce in prigione (Kenneth). Quattro anni più tardi Kenneth esce di galera, senza aver tradito i suoi complici (oltre al fratello anche la compagna Sylvie) e determinato a riallacciare la propria relazione affettiva. Solo che nel frattempo molte cose sono cambiate in modo definitivo. IL TRAILER GLI AUTORI E IL CAST Nessun nome particolarmente famoso, qui in Italia, ma vale la pena di appuntarseli. Il regista di 'Le Ardenne' è il belga Robin Pront, al suo esordio cinematografico. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Pront insieme a Jeroen Perceval, che inizialmente aveva pensato di farne un testo teatrale e che in un secondo momento ha optato per il grande schermo. Anche Perceval è all'esordio, ma solo come sceneggiatore: come attore ha già qualche esperienza alle spalle e nel film 'Le Ardenne' interpreta il ruolo di Dave, il rapinatore che scampa alla prigione. Il fratello che finisce in galera ha il volto di Kevin Janssen, mentre la donna che completa il trio criminale è Veerle Baetens (la più famosa dei tre grazie al film 'Alabama Monroe', del 2012). VOGLIA DI OSCAR 'Le Ardenne – Oltre i confini dell'amore' è stato scelto per rappresentare il Belgio come miglior film in lingua straniera agli Oscar 2016. Non è però riuscito a entrare nella cinquina delle nomination. Anche se ce l'avesse fatta, non avrebbe comunque potuto superare 'Il figlio di Saul' di László Nemes (Ungheria), film capolavoro che giustamente ha conquistato l'Oscar. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Partiamo da quanto scritto da Indiewire e riportato in apertura di questo pezzo, oltre che nella campagna di lancio del film 'Le Ardenne': il riferimento a 'Transpotting' è fuori luogo, ma sono molti coloro che hanno rintracciato echi di Quentin Tarantino e dei fratelli Coen, in particolare di 'Fargo'. Sono più evidenti nella parte finale della pellicola, che però è anche quella che ha spiazzato maggiormente la critica: c'è chi sostiene che gli eventi si sviluppino in modo poco credibile in riferimento a quanto visto precedentemente. È un giudizio sensato: il pregio maggiore di 'Le Ardenne' non sta nel suo atto finale, ma nella messa in scena di un contesto narrativo asfissiante, una gabbia dalla quale i vari personaggi non sembrano poter uscire se non in modo violento o autodistruttivo (con alcol e droga). Al netto di pregi e difetti, la critica internazionale parla di un debutto promettente e la reazione positiva del pubblico sembra darle ragione.