Giovedì 18 Aprile 2024

Homeland 6, le anticipazioni della stagione

In onda la prima puntata della serie tv: ecco cosa succede a Carrie e Quinn

Claire Danes è la protagonista di “Homeland - Caccia alla spia”

Claire Danes è la protagonista di “Homeland - Caccia alla spia”

Roma, 16 gennaio 2017 – Homeland riparte da New York e svela, nell’attesa première della sesta stagione, il destino dei suoi protagonisti Carrie Mathison e Peter Quinn. La serie tv prodotta dal network Showtime si è spostata infatti dall’Europa a Brooklyn, per la precisione a Bed-Stuy, e descriverà, nei prossimi mesi, la transizione tra una presidenza degli Stati Uniti e l’altra. Come spesso è accaduto negli anni passati, dunque, gli autori di “Homeland - Caccia alla spia” (in Italia in onda su Sky) prevedono la realtà. Siamo poi in grado di raccontarvi cosa accadrà nelle prossime puntate.

(Attenzione, seguiranno spoiler).

Restiamo sulla première, per ora. Carrie lavora nel campo dei diritti civili a New York e conduce una vita all’apparenza tranquilla: niente più sexy missioni e pericolosi incontri con doppiogiochisti o spie, ma una brownstone con la figlia Frannie, la dada e nessun rapporto con l’amata/odiata Cia.

Peter Quinn, il cui destino era rimasto appeso a un filo nel finale della quinta stagione, è invece ancora vivo. Quinn è dunque sopravvissuto all’attacco col gas nervino e Carrie l’ha tenuto in vita, senza staccarlo dalle macchine come era stato ipotizzato da molti fan. Le sue condizioni però sono pessime e la puntata lo segue mentre, cambiato nel fisico e nello spirito, si muove tra l’ospedale per veterani dove è ricoverato e il mondo esterno dove è totalmente inadeguato.

Saul e Dar Adal, invece, si stanno occupando della transizione con una nuova presidentessa degli Usa – e qui sono palesi i legami con Hillary Clinton, ma agli autori è andata male – che appare alquanto smaliziata. Nota curiosa: l’attrice che interpreta la presidente è Elizabeth Marvel, ovvero la stessa che in 'House of Cards - Gli intrighi del potere' era la rivale di Frank Underwood per la nomination democratica.

La prima puntata vede Carrie occuparsi di un ragazzo americano accusato di aver sposato l’ideologia jihadista: l’obiettivo degli autori è raccontare la lotta al terrore dall’interno, invece che fuori dagli Stati Uniti. E questi nuovo fronte ha un sapore agro che rende difficile ai fan storici della serie digerire la transizione di una serie regina nel thriller verso un dramma carcerario/ospedaliero.

Nelle prossime puntate, infatti, l’azione continuerà proprio su questo binario: nella seconda Carrie lotterà per i diritti del proprio cliente mentre emergeranno dubbi sulla presidente Keane, mentre nella terza Saul volerà ad Abu Dhabi e Carrie si troverà a maneggiare una scomodissima notizia.