Mercoledì 24 Aprile 2024

Elio e le storie tese si sciolgono, l'annuncio a Le Iene

A Milano il concerto d'addio

Gli Elio e le storie tese al Festival di Sanremo 2016 – Foto: LaPresse

Gli Elio e le storie tese al Festival di Sanremo 2016 – Foto: LaPresse

Milano, 18 ottobre 2017 - Ad ascoltare le loro canzoni, sembra che siano rimasti dei ragazzini: di enorme talento e preparazione tecnica, ma comunque ragazzini. Invece i componenti degli Elio e le storie tese hanno ormai superato i cinquanta e hanno deciso di appendere gli strumenti musicali al chiodo. Nel corso di un'intervista andata in onda durante la trasmissione televisiva 'Le iene', Stefano Belisari (Elio), Nicola Fasani (Faso) e Cesareo (Davide Civaschi) hanno annunciato che il gruppo si scioglie e che il suo concerto d'addio si terrà a Milano il 19 dicembre. ELIO E LE STORIE TESE E I GIOVANI Elio ha chiosato: “È importante comprendere quando dire basta e passare a qualcos'altro. Ci vuole l'intelligenza di capire di essere fuori dal tempo. Youtuber, rapper, influencer: queste sono le persone che parlano ai giovani oggi”. È un punto di vista, ma è ingeneroso rispetto a ciò che hanno rappresentato gli EELST: perché se la band non parla più ai giovani come faceva qualche anno fa, è anche vero che all'epoca parlava loro imponendo un linguaggio che li costringeva, piacevolmente, ad ascoltare idee musicali assolutamente fuori dalla norma. L'EREDITÀ DI ELIO E LE STORIE TESE Insomma: gli EELST facevano gli scemi, ma utilizzando la musica colta che si rifaceva esplicitamente a un mostro sacro come Frank Zappa. Sta tutta qui l'importanza della band nella storia recente della cultura italiana: dimostrare nei fatti che puoi divertirti e puoi far divertire senza per questo rinunciare a fare le cose in modo serissimo, anzi proprio puntando al meglio del meglio. Esagerando un po', ma non troppo, è la stessa cosa che fece a suo tempo Umberto Eco, quando utilizzò gli autorevolissimi concetti della semiotica per raccontare come funzionano i film di James Bond. Si tratta in fondo di scardinare in modo positivo la distinzione, spesso pretestuosa, fra cultura alta e cultura popolare, per abbracciare invece un concetto più ampio e fertile di cultura tout court. Chi saprà, ora prendere il testimone da Elio e le storie tese? Leggi anche: - Brexit minaccia il cinema britannico - Il talismano di Stephen King diventa un film - Mamma Mia: Cher nel sequel, insieme a Meryl Streep