Mercoledì 24 Aprile 2024

Arrival, 10 cose su uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi tempi

Amy Adams e Jeremy Renner cercano di comunicare con gli alieni: esce il 19 gennaio il film 'Arrival', diretto da Denis Villeneuve e accolto benissimo da pubblico e critica

Arrival

Arrival

Giovedì 19 gennaio esce finalmente nelle sale italiane quello che nel resto del mondo è stato accolto come uno dei migliori film di fantascienza da molti anni a questa parte. Ecco tutto quello che possiamo dire senza fare spoiler. COS'È È un film di fantascienza con forti elementi drammatici e mistery. Non è quel tipo di pellicola che si affida all'azione e agli effetti speciali: motore pulsante è il ragionamento intorno a concetti astratti piuttosto corposi, portato avanti senza sacrificare l'intrattenimento. LA TRAMA Quando dodici astronavi atterrano in altrettanti luoghi sparsi per la Terra, un'esperta di linguistica e un fisico teorico vengono incaricati di provare a stabilire una conversazione con gli alieni. Nel frattempo, ci viene anche raccontata la storia della donna, in particolare della sua esperienza con la maternità. IL TRAILER L'IPOTESI DI SAPIR–WHORF Il concetto principale alla base di 'Arrival' è la cosiddetta ipotesi di Sapir-Whorf, dal nome dei due antropologi che l'hanno teorizzata. Conosciuta anche come "ipotesi della relatività linguistica", afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. Nella sua forma più estrema, quella fatta propria dal film, sostiene che il modo di esprimersi determina il modo di pensare. STORY OF YOUR LIFE 'Arrival' è l'adattamento per il grande schermo del racconto 'Story of Your Life' (1998), che ha consentito allo scrittore Ted Chiang di vincere lo Sturgeon Award nel 1999 e il prestigioso Nebula Award nel 2000. LO SCENEGGIATORE L'adattamento cinematografico è farina del sacco dello statunitense Eric Heisserer, che covava questo progetto sin da quando non era ancora un professionista affermato e che ha dovuto faticare non poco a convincere i produttori a finanziare un film sulla relatività linguistica. Nel frattempo, il lavoro come sceneggiatore di film horror (su tutti i remake di 'Nightmare' e 'La cosa') gli ha fornito esperienza e qualche carta da giocarsi con i produttori. IL REGISTA Si chiama Denis Villeneuve ed è uno dei nomi più caldi di Hollywood, da qualche anno a questa parte. Si è imposto all'attenzione dirigendo il mystery/drama 'La donna che canta' (2010) e il crime/drama 'Prisoners' (2013). Poi si è confermato con il thriller 'Sicario' (2015) e ha conquistato l'onere e l'onore di dirigere il sequel di 'Blade Runner', atteso per ottobre del 2017. IL CAST Sceneggiatore, regista e produttori l'hanno ripetuto in più di un'occasione: la presenza di Amy Adams nel ruolo protagonista era un desiderio covato sin dall'inizio, perché la sua presenza scenica e il suo talento erano considerati essenziali per dare credibilità al suo personaggio. Accanto a lei troviamo comprimari di livello come Jeremy Renner (il fisico teorico) e Forest Whitaker (il colonnello dell'esercito incaricato di vegliare sul lavoro dei due studiosi). IL PARERE DI TED CHIANG L'autore del racconto che ha ispirato 'Arrival' è rimasto più che soddisfatto del risultato finale: "Penso che sia un caso rarissimo di buon film che è anche un buon adattamento. E se pensiamo ai numerosi adattamenti di fantascienza letteraria, possiamo ben dire di essere di fronte a un miracolo". IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Pubblico e critica concordano nell'entusiasmo. Tutti sottolineano la capacità di affrontare temi complessi come quello di relatività linguistica (ma anche di libero arbitrio) senza appesantire la trama e senza dimenticare per strada l'empatia nei confronti della protagonista. Si dicono grandi cose anche dell'interpretazione di Amy Adams.