Martedì 23 Aprile 2024

Valeria Parrella: "Le donne vivono il sesso come gli uomini"

La scrittrice napoletana infrange un tabù nel romanzo "Enciclopedia della donna. Aggiornamento"

Valeria Parrella e "La Belle Rafaela", Tamara de Lempicka, 1927

Valeria Parrella e "La Belle Rafaela", Tamara de Lempicka, 1927

Napoli, 29 aprile 2017 - Niente a che vedere con il porno soft alla Anaïs Nin. Nessuna sfumatura di grigio, né implicazioni vetero femministe o velleità psicologiche da “Monologhi della vagina”. La scrittrice Valeria Parrella spariglia le carte e tratta di sesso al femminile con allegria e senza giri di parole nel romanzo “Enciclopedia della donna. Aggiornamenti” (Einaudi), come fosse un argomento più che normale.

Ma lo è, Valeria? «Lo è eccome (ride, ndr) e l’obiettivo era proprio quello: colmare una lacuna. Negli anni ’60 uscì a fascicoli l’“Enciclopedia della donna”, un prontuario su come badare alla casa, educare i figli, tenersi in forma e organizzare la giornata. Mancava però un aspetto fondamentale, totalmente ignorato: il sesso. E siccome in questi ultimi anni stiamo assistendo al ritorno di un certo bigottismo, ho sentito la voglia di scrivere questo romanzo, un’educazione sessuale che è anche una risposta femminile a tonnellate di letteratura erotica maschile pubblicata negli ultimi anni».

Come hanno reagito gli uomini alle prese con Amanda, protagonista 53enne libera e desiderosa di godersi il sesso alleggerito dall’esigenza dell’amore? «In maniera, diciamo... duplice: i giovani, ragazzi entro i 40 anni, mi dicono di sentirsi deresponsabilizzati, liberati dalla non necessità di trasportare nel letto i sentimenti, ogni volta che vanno con una donna. Gli uomini più adulti, 50-60enni, confidano invece di sentirsi incredibilmente attratti da Amanda, creatura consapevole, libera di scegliere e desiderosa di prendersi il proprio piacere. Senza fingere (un dogma)».

E quelli che invece ne hanno paura? «Bene, quelli sono gli individui assolutamente da evitare. La protagonista della storia è una docente di architettura, una donna raffinata, antiborghese ma non fricchettona: non cerca i toy boy, non ha inibizioni e detesta ogni stereotipo venga appiccicato a una donna». 

Come mai il suo rapporto con il sesso diventa rivoluzionario? «Grazie alla normalità con cui affronta e gestisce l’argomento: Amanda è la nuova cinquantenne, esattamente il contrario della milf che naviga su Meetic di oggi. La sua è una conquista che passa prima per la mente, poi per il corpo».

L’aspetto più scandaloso del libro è proprio l’invito a prendere il piacere senza il dovere di travestirlo d’amore. «Esattamente. Amanda si stupisce per il fatto che gli uomini non pensano davvero che le donne vogliono scopare, cioè che lo vogliono in assoluto, e non solo in quel momento e proprio perché ci sono loro. Non è un caso che consideri assurdi i preliminari a cinquant’anni: perché dovrei attardarmi sul divano con uno che non conosco bene? - si chiede - . Che complicità o affetto o voglia di stare abbracciati ci può mai essere?».

Alla protagonista piacciono gli uomini (a volte anche le donne) e a loro lei piace molto; Amanda pensa che «scopare sia una delle cose più intelligenti che possa fare l’essere umano»: roba da rogo... «Ironia a parte, sono consapevole del messaggio laicista contenuto nel libro: per costruire, occorre distruggere i dogmatismi sul corpo delle donne che passano per la religione».

La cosa più trasgressiva, quasi eretica, è equipararle all’uomo, anche sotto il profilo dell’eccitazione sessuale, non trova? «Sì, e il metodo migliore per farlo è rivendicare la libertà femminile di desiderare qualsiasi corpo, in qualunque situazione, e di portare a compimento il desiderio, anche senza che questo accada nel partner: prova definitiva, quest’ultima, che le donne sono identiche agli uomini (ride ancora, ndr.)».

Lei è mamma di un maschio, farebbe leggere questi “Aggiornamenti” a sua figlia? «A quattrodici anni, sì. Da piccola Amanda si perde nelle pagine illustrate dell’“Enciclopedia”, si siede a cavalcioni dei volumi rilegati e, diventata grande, decide come sarà la sua vita, vedono il mondo “meravigliosamente sessuato” che ha intorno».

Da tempo lei collabora con Davide Iodice, suo marito e regista teatrale: chi vedrebbe nei panni della sua protagonista? «Licia Maglietta. Napoletana, come me».

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