Festa del Cinema, Benigni-show: prossimo film pieno di allegria

Il premio Oscar fa battute e strappa applausi a Roma. "Come si fa a dire no a Obama. Alla cena c'era anche Sorrentino e Nicoletta Braschi, e poi si è intrufolato Matteo Renzi"

Roberto Benigni alla Festa del Cinema di Roma (Olycom)

Roberto Benigni alla Festa del Cinema di Roma (Olycom)

Roma, 23 ottobre 2016 - "Come si fa a dire no a Obama, ho dovuto rimandare l'incontro qui perché avevo una cena da lui". Roberto Benigni esordisce così dell'ultimo 'Incontro ravvicinato' della Festa del Cinema di Roma, raccontando il gala del 18 ottobre alla Casa Bianca anche se - scherza - "mi sembrava di stare alla casa 'bianca rossa e verde': eravamo in tanti e mi aspettavo che anche Obama fosse dipinto di bianco rosso e verde". 

Il premio Oscar non lesina battute e strappa molti applausi. "Cosa è successo? Ho fatto una fila alla Casa Bianca e abbiamo atteso Obama come se fosse l'imperatore Adriano che ti invita a cena. Alla cena c'era anche Sorrentino e Nicoletta Braschi, e poi si è intrufolato Matteo Renzi". 

E dopo Obama ("è un presidente straordinario, uno dei più grandi che ci siano mai stati"), il regista ha intrattenuto il pubblico per oltre un'ora e mezza parlando del suo rapporto con il cinema, dei suoi film, delle 'relazioni straordinarie' avute con papa Wojtyla e papa Francesco. "Io sono uno di quelli che dice 'credo in Dio ma non so se c'è'. Una cosa che salverebbe la vita a tante persone. Con Wojtyla, che chiamavo Wojtylaccio, mi fecero un processo e un milione di multa, ma poi quando il Papa vide che La vita è bella aveva vinto l'Oscar, volle vedere il film con me. Mi ricordo che partii da Los Angeles e mi ritrovai in Vaticano con una quarantina di suore polacche e qualche cardinale, sinché arrivo lui come un imperatore. Tutte le suore fecero come un olla sacra e si buttarono a terra quando passò lui in pantofole. A fine proiezione mi disse che il film lo aveva fatto piangere e poi, più tardi, mi scrisse se ero disposto a leggere il 33/o canto della Divina Commedia. Comunque, vedere un film vicino al Papa, come è capitato a me, è una cosa impressionante". 

Di Bergoglio invece racconta che lo ha chiamato casa alle otto di mattina dopo aver visto I dieci comandamenti in tv: "Gli dissero che stavo dormendo e se poteva richiamare il giorno dopo. Cosa che lui fece: potete voi immaginare un papa al quale viene chiesto di richiamare?". 

Tanti elogi poi a Federico Fellini, con il quale ha recitato nel 1990 ne 'La voce della Luna', a Massimo Troisi ("che aveva un senso tragico della vita") e Jim Jarmush che l'ha diretto nel suo primo film americano 'Daunbailo'. Benigni ha anche confidato il desiderio di fare un prossimo film "che sarà pieno di allegria". 

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