Martedì 23 Aprile 2024

Pepsi e lo spot con Kendall Jenner: è polemica negli Usa

Il nuovo spot pubblicitario di Pepsi vede la top model Kendall Jenner unirsi alle proteste per i diritti civili e offrire una lattina a un poliziotto: negli Stati Uniti è polemica furibonda

Kendall Jenner in uno screenshot dello spot di Pepsi – Foto: Pepsi

Kendall Jenner in uno screenshot dello spot di Pepsi – Foto: Pepsi

Sono bastate meno di 24 ore perché il nuovo spot pubblicitario di Pepsi, con la modella Kendall Jenner protagonista, facesse arrabbiare un po' tutti negli Stati Uniti. Tanto che ormai si ironizza sul fatto che la multinazionale è riuscita nell'impresa di riunire la nazione dopo le divisioni delle recenti elezioni presidenziali. DESTRA E SINISTRA INSIEME Sono tutti scontenti e tutti arrabbiati, e lo stanno facendo sapere soprattutto attraverso Twitter. Volendo riassumere in una frase quello che sta succedendo, potremmo metterla in questo modo: da destra sostengono che una multinazionale e una modella che vive fuori dal mondo appoggiano le posizioni dei liberal; da sinistra affermano che la multinazionale e la modella cercano di lucrare sui diritti civili dei neri, dei migranti e della comunità LGBT. Cambia il punto di vista, non la condanna. LO SPOT PUBBLICITARIO L'ABBIAMO GIÀ VISTO A voler ben guardare, molti elementi dello spot sono comuni a tantissime altre pubblicità. Per vendere un prodotto si utilizzano modelli e modelle, raccontandoli sorridenti e sicuri di sé in situazioni belle e invidiabili. E il messaggio di fondo è un po' sempre quello: se acquisti il prodotto tal de tali, allora potrai emergere dalla massa inerme, essere padrone della tua vita e partecipare alle cose che contano davvero, che spesso sono piccole ma capaci di rimandare a contesti molto più grandi. Da questo punto di vista, lo spot di Pepsi resta nel solco delle cose già viste che fanno presa sul pubblico di oggi. DOVE LA MACCHINA SI INCEPPA? Il problema è la scelta del contesto all'interno del quale far muovere la testimonial di Pepsi, Kendall Jenner, e il tono generale del racconto. L'immaginario restituito dallo spot cozza con quello che spesso accade in un un paese come gli Stati Uniti, dove la violenza della polizia nei confronti dei neri è all'ordine del giorno e dove i luoghi frequentati dalla comunità LGBT vengono assaltati da uomini armati. Si spiega così l'indignazione che parte dagli ambienti democratici e di sinistra, così come dai sostenitori del movimento Black Lives Matter, che stigmatizzano il contrasto rispetto a una realtà molto più cruda e difficile, che certamente non si risolve "con una modella che offre da bere a un poliziotto bellissimo e docile". Dagli ambienti conservatori e di destra si leva invece il consueto allarme nei confronti dei creativi liberal, colpevoli di utilizzare libri, film e appunto spot pubblicitari per sostenere un'agenda politica con la quale dissentono. LA RISPOSTA DI PEPSI Per il momento la multinazionale regge botta. L'unico comunicato ufficiale rilasciato dice quanto segue: "Si tratta di uno spot pensato per il mercato globale, che parla di persone con percorsi di vita differenti capaci di unirsi in uno spirito di armonia. Pensiamo che sia un messaggio importante da comunicare". Affermazione che non sembra in grado di placare le critiche da parte dei conservatori, ma che non riesce nemmeno a gettare acqua sul fuoco delle polemiche che giungono dai liberali.
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