Mercoledì 24 Aprile 2024

Addio, ragazzina dai capelli rossi. Si spegne la fiamma di Charlie Brown

E' morta Donna Mae Wold: ispirò il personaggio 'nascosto' dei Peanuts di Schulz

MINNEAPOLIS (Stati Uniti), 24 agosto 2016 - «CARA ragazzina dai capelli rossi, ti ricordi di me? Oppure no?». Iniziavano così le ‘valentine’ che, alla vigilia del 14 febbraio di ogni anno, Charlie Brown tentava di recapitare alla bimba dalla chioma color rame che gli aveva fatto battere il cuore. Lettere che non raggiungevano mai il destinatario: troppo timido, il protagonista delle strisce dei Peanuts, per portare a termine la consegna. Figurarsi, poi, per avvicinarsi e chiederle di uscire o di andare al ballo della scuola: un flop totale. Quella ragazzina ora se n’è andata per sempre: Donna Mae Wold, il cui amore non corriposto ispirò a Charles M. Schulz il personaggio di Heather (ne conosciamo solo il nome di fantasia, non si è mai vista in volto nelle strisce), è morta a Minneapolis lo scorso 9 agosto a 87 anni, per un infarto dovuto al diabete. La notizia è stata diffusa solo in questi giorni dai giornali americani.    NEL MONDO dei Peanuts, Heather ha rappresentato per milioni di lettori le difficoltà e le delusioni che si provano nella vita, soprattutto quando si passa dall’adolescenza all’età adulta e si capisce che alcuni traguardi sono irraggiungibili. In realtà Schulz e la Wold (nome da nubile Johnson) erano cresciuti assieme a Minneapolis e sembra si fossero anche fidanzati per un paio di anni. Ma quando il fumettista la chiese in sposa, lei rifiutò: amava da tempo un pompiere, Alan Wold. Quest’ultimo, al ritorno dall’esercito, sudò sette camicie per ritrovarla e la sposò nel 1950 (lo stesso anno del debutto dei Peanuts). Ebbero quattro figli e 40 tra nipoti e pronipoti, due dei quali si chiamano Lucy e Schroeder, in omaggio proprio ai Peanuts.   QUEL rifiuto, almeno per il giovane disegnatore (che in seguito si è sposato due volte), ha fatto storia, ispirando decine di gag della striscia umoristica più famosa del pianeta, pubblicato in 2.600 giornali con un bacino di 355 milioni di lettori che parlano 21 lingue diverse.  Chi ha seguito il fumetto – chiuso nel 1999, un anno prima della scomparsa del compianto Schulz – sa che la ragazzina ha coccolato Snoopy, il cane simbolo dei Peanuts (anche lui ispirato al pointer della famiglia Schulz, chiamato Spike), ha parlato con Linus (pontiere inaffidabile dei turbamenti del fratello maggiore), l’ha vista di lato e di spalle, ma ‘Ciccio’ – come viene ribattezzato Charlie Brown dalla caustica Piperita Patty – non è mai riuscito a sedersi di fianco a lei, nonostante fosse pronto «a dare qualsiasi cosa» per centrare l’obiettivo. E quando, forse, avrebbe anche trovato la forza per dichiararsi alla festa finale della scuola, la ragazzina si trasferì, lasciando nella disperazione il povero Charlie e sparendo – puff – dalle strisce. Per tornare fuori, mostrandosi a figura intera con grande sorpresa dei fan, nel film di animazione “Snoopy and friends”, distribuito dalla Fox nel 2015. Lì, infatti, Heather – una bella bimbetta con vestito verde acqua e fiocco rosa in testa – premierà la bontà di Charlie Brown, ricambiando l’affetto anche dopo la sua partenza per il campo estivo.    UN’APPARIZIONE che ha tolto quell’alone di mistero che favoriva l’identificazione con l’oggetto dei desideri personale di ogni lettore. E ora che la ragazzina ha preso il volo sul serio, l’auspicio è che, da qualche parte, Charlie Brown la possa finalmente ritrovare. E darle quella valentina cesellata fino allo sfinimento e finita troppe volte nel cestino. 

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