Giovedì 18 Aprile 2024

"Amore che torni": dopo la crisi, la nuova vita dei Negramaro

Disco e tour. La band di Sangiorgi ospite di X Factor. Poi dal vivo a giugno

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Pino Torinese, 16 novembre 2017 - Torneranno i vecchi tempi con le loro camicie fiammanti… Tra i solchi del nuovo album “Amore che torni”, da domani nei negozi a due anni di distanza dal multiplatino “La rivoluzione sta arrivando”, i Negramaro alzano lo sguardo verso la volta stellata per scoprirla soltanto una proiezione della terra con le sue luci e le sue lucciole. Un viaggio fra i pianeti raccontato ieri al Planetario di Torino partito da quel buco nero in cui il gruppo salentino ha rischiato di trovarsi risucchiato quando i rapporti tra Giuliano Sangiorgi e il tastierista Andrea Mariano sono franati dentro a una quotidianità in cui non si ritrovavano più.

«È accaduto tutto circa un anno fa» spiega Sangiorgi, 38 anni. «Ci siamo sciolti pr un paio di mesi. Io me ne sono volato lontano, a New York, per capire. E capirmi. Pure agli occhi dei Negramaro l’universo sembra una cosa infinita però alla fine si risolve in un unico atomo. E quell’atomo è lo stesso che ci tiene assieme da sedici anni, perché anche se suoniamo a San Siro (lo faranno per davvero il 27 giugno, tre giorni dopo l’anteprima del nuovo tour a Lignano, ndr) ciascuno di noi continua a portarsi dentro la cantina in cui siamo nati. Ecco perché siamo ancora qui; un titolo come “Amore che torni” è figlio proprio di questa consapevolezza”. “Ci sto pensando da un po’”, il brano conclusivo di questo concept in cui le canzoni confluiscono una nell’altra come in una suite, chiude il cerchio con la voce di una bambina che parla di «nuovo inizio». «Ho scritto quella canzone sul Brooklyn Bridge ascoltando Chet Baker, solo, come un immigrato davanti ai muri alzati da Trump; poi l’ho cancellata per esorcizzare la paura di quel che stava accadendo a me e alla band, ma alla fine è tornata. La voce è quella di mia nipote Maria Sole e l’ho voluta inserire ripensando alla magia dell’anziana che ne “Le nuvole” di De Andrè recita le parole di Aristofane», continua Sangiorgi .

“Per uno come me ” parla, invece, di migranti e migrazioni. «Di fronte alle drammatiche scene degli esodi dei nostri tempi, molti reagiscono facendo calcoli, ma davanti alla scena di due naufraghi che s’abbracciano affidando uno la vita nelle mani dell’altro, chiunque si butterebbe in mare per salvarli. Pure Salvini», conclude il leader della band che prossimamente sarà anche ospite di “X Facrtor”.

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