Giovedì 18 Aprile 2024

Kate Middleton o Meghan Markle, sfida glamour. Due stili a confronto

Chi è la più bella del reame?

Kate Middleton e Meghan Markle

Kate Middleton e Meghan Markle

Roma, 30 dicembre 2017 - Meghan e Kate, due stili a confronto. L’attrice americana, promessa sposa del principe Harry, ha preso parte alla tradizionale messa di Natale nel complesso residenziale di Sandringham, nel Norfolk, insieme alla Royal Family. Si è aperta quindi la stagione dei paragoni con la futura cognata e moglie dell’erede al trono di Inghilterra, Kate Middleton, che ha presenziato la cerimonia incinta del suo terzo figlio.

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Ehi, maestro, maestro Allen, diciamo a te. Potresti darci una mano? Stiamo perdendo l’orientamento e non comprendiamo più se siamo in commedia o nella realtà. A te che la campagna inglese in Match Point ce l’hai tratteggiata come in un dipinto di Constable. A te che le differenze di classe le temperi sino a farne caricatura. Tu che sopra tutti sai come i londinesi accentano le frasi e contano i passi per le strade di Kensington. Proprio a te, ebreo d’America, raffinatissimo e complessato, chiediamo aiuto perché quel che abbiamo visto a Sandringham in occasione della Messa di Natale presenziata da Her Majesty non ci è chiaro. Sandringham House è un luogo di verde catalogo, impeccabile. Di quei luoghi che non sono le strade di città che tutto confondono. Di quei luoghi dove l’eco delle parole può uccidere e quindi è meglio bisbigliare. Luoghi di corteo lento, allegro, ma non troppo.

SMALTOSISSIMA rappresentazione di un mondo parallelo che un intero popolo accetta, venera, segue, giudica per poi amare incondizionatamente. Lì, maestro Allen, abbiamo goduto del sorriso vestito d’arancio della Regina Elisabetta raggiante con il suo Filippo. Dell’incedere saggio e sereno di Carlo con la sua Camilla. Dell’eleganza e inglesitudine dei suoi ragazzi. Fratelli tanto diversi quanto uniti. Ma sopra tutto abbiamo goduto di quel capolavoro mediatico e non solo che è e sempre sarà S.A.R., Catherine Elizabeth, duchessa di Cambridge. Soprabito tartan in verde predominante. Colbacco in pelliccia nera. Un bouquet rosso tenuto stretto tra i suoi guantini neri. Il viso rotondo. Da madre in terza attesa. Una maturità d’incontri, viaggi e consuetudine ai fatti del mondo da far invidia a qualsiasi First lady del momento e anche del passato. Un capolavoro di ambizione e costruzione. Ché lei ci ha creduto. E più di lei i suoi genitori, che l’hanno fatta sedere nei banchi di scuola, quelli giusti. Sugli spalti più appropriati delle gare di polo. Ai party consoni della jeunesse doree inglese e coloniale. Chiaramente se la fanciulla non fosse stata di capelli lisci, occhi verdi e profilo rassicurante l’impresa si sarebbe complicata. Ma lavorare dell’ottima materia prima è quanto di più bello l’uomo possa aver fatto nei millenni. E così i genitori prima e lei stessa dopo hanno faticato giorno e notte perché Kate piacesse non a William che da sempre ne è innamorato, ma alla Casa, all’Inghilterra che giudica sprezzante. Ai puristi, ai fondamentalisti. A coloro che per il caso Diana tremarono.

INVECE fu un attimo, dal primo giorno che la vedemmo, ventinove anni, mano nella mano con William, al dito l’anello di fidanzamento appartenuto alla principessa scomparsa, per dirci - È lei! - Bionica. Sportiva. Sana. Determinata. Nessun vezzo. Nessuna pantomima. Immediata, nel suo sguardo, abbiamo letto una par condicio d’amorosi sensi con suo marito. Kate di luce propria non ha sbagliato nè un colpo nè un figlio. Nè una dichiarazione. Nè un abito. Borghese? Neanche ce lo ricordiamo più. Allora maestro Allen puoi rassicurarci del fatto che sul set di Sandringham dell’altro giorno, quella ragazza certamente bella, ma dal sorriso consumato, vestita in guisa di mannequin, aggrappata al giovane Harry d’Inghilterra, che ha fatto un inchino da rimandarla subito a settembre, con la lingua a favore di fotografi, ce l’hai messa tu per sparigliare il Natale e poi farcela scomparire poco prima delle nozze previste in maggio?

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NON sarà mai regina. Sposa Harry e non William. Non si è fatta rifare il naso. È elegante con punte di negligenza. Ha 36 anni pieni di spigoli. È consapevolmente una pessima attrice. Ha sempre un piano B e la valigia pronta. Viene da lontano. Sembra sapere quello che dice e lo dice bene. Si porta dietro un passato, un ex marito, caviglie sottili e scarpe con i lacci alla schiava. I suoi capelli si muovono. Non indossa cappellini e colori assenti in natura. Ha denti parabolici e bianchissimi. Ha già affrontato le penne insanguinate della stampa rosa britannica, pronta a riservarle un trattamento alla Lady D. Sarà una primipara attempata. Ha superato fra gli applausi il più temibile appuntamento di una futura sposa: il Natale in famiglia.

PER TUTTO questo – e per sentito dire – una sera a cena con Meghan Markle potrebbe risultare più divertente di un tè con la cognata Kate. La quale invece: ha programmato il destino tenendo in camera un poster gigante di William, ha studiato da moglie di re tampinandolo nella stessa scuola, ha abbandonato le plissettature allungando le gonne, veste i figli in nuance pastello, macina consensi e rincorre cose noiose come la perfezione. Il lungo week end nella tenuta reale di Sandringham House è uno di quegli eventi che andrebbero guardati dalle cucine, non attraverso le telecamere. Un cuoco pettegolo farebbe probabilmente crescere in simpatia l’americana ormai naturalizzata Windsor rivelando come infila le dita nella maionese. Le foto ufficiali raccontano un principio di normalizzazione fra corse di bambini e l’apoteosi mediatica alla messa nella St. Mary Magdalene Church, dove Meghan, forte del punto vita, indossava un cappotto cammello di Sentaler con cintura ben strizzata. Obbedirà ai rituali, ma a guardarla in faccia è probabile che non deluderà chi ama le crepe e i temporali. La famiglia reale si è detta felice di fare da surrogato alla famiglia che non ha mai avuto. E da cordone di sicurezza nei confronti della cinquantaduenne sorellastra Samantha, ex attrice e modella ora in sedia a rotelle, che la accusa di essere un’arrampicatrice sociale e di averla abbandonata. C’è da sistemare la faccenda del fratellastro Thomas, arrestato per possesso d’armi e con qualche problema di alcolismo, ma almeno lui sta dalla parte della sposa.

E LA SPOSA si è difesa da sola nella prima intervista pubblica alla BBC definendo ‘deprimente’ chi sottolineava le sue origini. Anche per questo viva Meghan, bellezza senza ovvietà con discendenze africane, olandesi e irlandesi, già modello di riferimento per inglesi e americane che non accontentandosi di copiarle il cappotto vanno dal chirurgo a chiedere un naso come il suo, largo alla base e con quella leggera gobbetta che lo rende il massimo dell’imperfezione. Viva Meghan che riesce a essere cameriera e attivista per i diritti delle donne, valletta televisiva e ambasciatrice Onu. Viva le sue camicie con le maniche risvoltate, la disinvoltura californiana, l’incontro fortuito con Harry. Viva la sua rabbia verso chi faceva pesanti riferimenti al colore della pelle di sua madre e il suo orgoglio di non essere né bianca né nera, etnicamente ambigua come il mondo che verrà.

Meghan Markle e il principe Harry

 

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