Mercoledì 24 Aprile 2024

Apre il Maat a Lisbona, l’onda bianca sulla riva del Tago

L'inaugurazione del nuovo Museo di Arte, Architettura e Tecnologia prevista per il 22 marzo

Il Maat, nuovo museo fi Lisbona nel quartiere di Belém, splendido affaccio sul fiume Tago

Il Maat, nuovo museo fi Lisbona nel quartiere di Belém, splendido affaccio sul fiume Tago

Lisbona, 27 febbraio 2017 -  Lisbona chiama, il mondo risponde. Affollatissima d’estate, la languida città affacciata sul Tago si conferma una delle capitali europee più amate tanto dai giovanissimi vacanzieri in giro per il Portogallo, quanto dai visitatori più adulti in cerca di suggestioni cultura-gastronomiche a portata di portafoglio, ma di massima soddisfazione. Storia, bellezza dei luoghi, patrimonio artistico, prelibatezze gastronomiche, musica e la dignità della sua gente, rendono Lisbona una meta ben più che affascinante: «Come se non bastasse, negli ultimi anni, si sono aggiunti anche importanti interventi di riqualificazione di alcune aree abbandonate che stanno rendendo la capitale portoghese un nuovo punto di riferimento per gli amanti di architettura, arte e design», spiega la giovane blogger Liliana Navarra, napoletana felicemente trapiantata a Lisbona, che ha dato vita all’utilissimo salotto virtuale “Lilly’s Lifestyle” (https://lillyslifestyle.com/), «l’unico blog italiano a raccontare e promuovere il Portogallo regolarmente», sorride lei.

La zona maggiormente coinvolta da queste trasformazioni è il quartiere di Belém, sulla passeggiata che conduce alla foce del fiume Tago, zona della città da non perdere: oltre allo splendido Monastero de Los Jeronimos, il più importante edificio religioso della capitale portoghese e Patrimonio Unesco dove si trova anche la tomba di Vasco de Gama e alle dolcissime “pasteis” (http://pasteisdebelem.pt/), Belém riserva sorprese decisamente più orientate verso il contemporaneo: la nuova Lisbona, disegnata da archistar internazionali.

Una metamorfosi iniziata nel 1998, anno dell’Expo: in quell’occasione è nato il Parco delle Nazioni su un’area industriale abbandonata, ben presto diventato luogo di nuovi quartieri residenziali e spazi pubblici, raggiungibili grazie alla nuova stazione metropolitana Oriente di Santiago Calatrava. Oggi una vela bianca si aggiunge all’inarrestabile processo di rinnovamento della città.  

Si chiama Maat ed è il Museo dedicato ad Arte, Architettura e Tecnologia (https://www.maat.pt/en), simbolo dell’incontro tra passato e futuro - già inaugurato dai big dell’arte internazionale - è ora in attesa di essere ufficialmente aperto al pubblico: l’atteso battesimo sarà il 22 marzo. «Elemento fondamentale è la luce, molto bella, gialla e intensa, che si riflette sull’acqua - le parole dell’architetto britannico Amanda Levete, che ha firmato la candida struttura, quasi un’onda che si eleva dal suolo - . L’altro è la città, da cui il lungofiume è completamente tagliato fuori a causa dei binari ferroviari. Il mio progetto, finanziato dalla Edp Foundation, vuole riconciliare l’affaccio sull’acqua con la città vecchia sulla collina».

Per chi ha voglia di nuovo, mercoledì 22 marzo il Maat aprirà al pubblico con 2 mostre allestite lungo i 4 spazi che costituiscono il nuovo edificio: “Utopia / Dystopia”, dialogo fra 50 fra architetti e artisti a cura di Pedro Gadanho, João Laia e Susana Ventura e “Ordine e Progresso”, installazione del maestro messicano Héctor Zamora, a cura di Inês Grosso. Ma il programma del Maat si estende anche alla vicina centrale elettrica trasformata in imperdibile museo dell’energia, culla di 2 nuove rassegne: “Dimensioni variabili - Artisti e architettura” e l’“Archivio e la democrazia”, di José Maçãs de Carvalho

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