Venerdì 19 Aprile 2024

"Più sexy a 52 anni che da ragazza". L’inossidabile Lorella riparte a teatro

Al debutto con una commedia su una moglie e madre in crisi

Lorella Cuccarini (Ansa)

Lorella Cuccarini (Ansa)

Borgo Verezzi (Savona), 22 luglio 2017 - Alla più amata dagli italiani non dispiacerebbe diventare nonna.

«L’ho detto – ammette Lorella Cuccarini – forse anche in modo provocatorio. Ho 52 anni, sono serena, non ho più ansie di prestazione e con il tempo ho guadagnato una buona dose di autostima. Ho quattro figli e ai più grandi ho chiesto di non fare bambini troppo avanti nel tempo. Mi piacerebbe essere una nonna sprint».

Ma lei non aveva dichiarato poco tempo fa che si sentiva più sexy adesso che a 25 anni?

«È vero, non c’è contraddizione. Tutte le donne diventano più belle con il passare del tempo, quando finalmente cominciano a guardare la vita con uno sguardo diverso».

In attesa di eredi, l’inossidabile Lorella si prepara, dopo 32 anni di carriera, a una nuova sfida teatrale: una commedia di prosa accanto a Giampiero Ingrassia che 20 anni fa fu suo partner nella fortunatissima edizione di “Grease”.

«In teatro – dice la Cuccarini – ho finora portato soltanto musical. Adesso faccio un altro passo avanti. Sono molto contenta del mio lavoro e di come mi sono gestita. Se non avessi scelto il teatro, dopo gli anni anni di grande popolarità televisiva, sarei probabilmente scomparsa. Invece eccomi qui, senza aiuti e senza appoggi».

Giovedì 27 luglio al festival di Borgio Verezzi debutta dunque “Non mi hai più detto ti amo”, una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta che pone al centro della vicenda una famiglia italiana qualunque e le sue contraddizioni. Lo spettacolo sarà ripreso nella prossima stagione.

«Fra novembre e febbraio però – spiega la showgirl – sarò in tournée con il musical “La regina di ghiaccio”. In pratica il prossimo anno girerò con questi due spettacoli tutta Italia. Niente tv, voglio andare a trovare il mio pubblico a casa propria». 

Essendo felicemente sposata da 25 anni, come affronta il personaggio di Serena, la madre in crisi della sua prossima commedia? 

«In Serena metto certamente una parte della mia mia vita, anche se l’evoluzione del personaggio è molto diversa dalla mia È una donna che trova la forza di mettersi in discussione, che si interroga sulla propria felicità, che capisce come il troppo amore favorisce una crescita sbagliata dei figli. La mia esperienza di madre e di moglie è diversa, i miei figli sono maturati in modo consapevole e autonomo». 

Che bilancio fa della sua carriera? Ha rimpianti, sente di aver commesso errori? 

«Ho seguito il cuore e in tutta sincerità credo di aver sempre compiuto le scelte giuste. Ho fatto tantissimo, ho cavalcato i tempi e ho capito quando il ruolo della tv cominciava a cambiare».

Ma lei è ancora la più amata dagli italiani? 

«Non mi ci sono mai sentita nemmeno quando questo claim iniziava a girare. Vivo fra la gente e ne ho avvertito la stima e l’affetto. Se dopo 32 anni sono qui ci sarà un motivo». 

È vero che vorrebbe riproporre in tv “Nemicamatissina” con Heather Parisi?

«Ma no, non l’ho mai pensato soprattutto dopo l’epilogo del programma. Ho solo detto che poteva funzionare il format di mettere a confronto due personaggi diversi dello stesso mondo. Era un suggerimento, niente di più». 

È stata regina di un periodo d’oro della tv. Ha senso avere nostalgia verso i programmi di un tempo? 

«Ovviamente non si può tornare indietro ma forse oggi si è perso il buon artigianato nel fare televisione. Ormai si importano solo format dall’estero e li si adattano al pensiero comune. Un tempo eravamo una delle tv migliori, ora siamo una tv come tante. Abbiamo perso identità, abbiamo disperso il nostro vivaio creativo. Piangersi addosso non serve: bisogna andare avanti per crescere, magari non dimenticando quello che è stato fatto in precedenza». 

Quali sono stati gli incontri fondamentali della sua carriera? 

«Pippo Baudo su tutti, ma anche Antonio Ricci, Marco Columbro... Non so... ho fatto talmente tante cose che mi risulta difficile stilare un elenco delle migliori. Lo sa che le mie ultime “Domeniche in” hanno raccolto il maggior indice d’ascolto degli ultimi dieci anni? Ecco, se ci penso credo davvero di non aver fatto troppi errori nella mia carriera». 

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