Mercoledì 24 Aprile 2024

Lo spoiler non fa male, anzi

Conoscere il finale rende migliore una storia: lo sostengono alcuni studi scientifici

Ismailciydem/iStock

Ismailciydem/iStock

Non vuoi sapere come va a finire un film prima di vederlo? Difficilissimo. La diffusione capillare dei social network ha reso sempre più forte il rischio di sapere come finisce una storia prima di avere terminato di vederla (se parliamo di film o serie TV) o di leggerla, nel caso di libri e fumetti. È il tanto temuto spoiler, considerato da moltissimi come la peste del XXI secolo. Secondo alcuni studi scientifici, però, la cattiva nomea è ingiustificata, perché conoscere in anticipo il finale rende migliore l'esperienza della lettura/visione. LO SPOILER FA MALE? Alcune indagini in merito sono state condotte a San Diego, presso la University of California. A un gruppo di volontari sono stati consegnati dodici racconti da leggere, tutti accomunati dal fatto di contenere un colpo di scena o un mistero che deve essere indagato: un classico giallo breve di Agatha Christie, ad esempio, era il candidato ideale, purché non fosse conosciuto dai volontari. Questi ultimi sono stati divisi in gruppi: ad alcuni è stato rivelato lo spoiler, ad altri invece no. Terminata la lettura è stato valutato il grado di soddisfazione. LO SPOILER NON FA MALE Analizzando i dati raccolti è emerso che per molti lettori, il fatto di conoscere i passaggi nevralgici della storia ha consentito loro di godere meglio della narrazione. In sostanza, erano meno impegnati a cercare di seguire gli indizi e anticipare il colpo di scena, o la risoluzione del mistero, e di conseguenza hanno potuto prestare maggiore attenzione ai dettagli secondari della trama e alle scelte estetiche e formali operate da chi l'aveva scritta. Nel complesso, dunque, l'esperienza della lettura era stata migliore. TUTTO DIPENDE DAL LETTORE Il punto dirimente pare essere il tipo di lettore/spettatore: se per esempio tendiamo a spremerci le meningi in una sorta di gara ad anticipare le mosse dello scrittore, allora gli spoiler potrebbero farci bene. Diverso il discorso se invece la risoluzione di un intrigo è una componente come le altre, in vista del godimento generale, se non addirittura un componente minore perché ciò che ci affascina sono ad esempio le sottigliezze psicologiche nella descrizione dei personaggi. Leggi anche: - Dimmi che musica ascolti e ti dirò quanto sei psicopatico - La plastica che inquina il mare fa “impazzire” i pesci - Zerocalcare, il suo libro d'esordio diventa un film 
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