Mercoledì 24 Aprile 2024

Cinema: bene gli incassi nel 2016 con il fenomeno Zalone, crollo a Natale

Il box office italiano ha fatto registrare un aumento del 6,06 % di biglietti venduti e del 3,86 % di incassi. Ma durante le festività c'è stato un calo vertiginoso

Checco Zalone (Ansa)

Checco Zalone (Ansa)

Roma, 17 gennaio 2017 - Cinema in crescita, nel 2016. Il box office italiano ha fatto registrare un aumento del 6,06 per cento di biglietti venduti (da 99 milioni 362.667 a 105 milioni 385.195) e un aumento del 3,86 per cento di incassi (da 637milioni 265.704 a 661milioni 844.025). Allora, tutto bene? Niente affatto.

A far lievitare presenze e incassi è stato ancora una volta il fenomeno Zalone, ovvero Checco Zalone che con il suo ‘Quo vado?’, uscito il 1° gennaio 2016, ha da solo catalizzato l’8,89 per cento di presenze (esattamente 9 milioni 367.977), pari a un incasso di 65 milioni 365.655 mila euro.

Questa mattina, presso l’Anica, sono stati presentati e analizzati i dati del 2016 secondo Cinetel, che rileva circa il 93 per cento delle presenze dell’intero mercato (per l’esattezza, 3.438 schermi), mentre il dato globale verrà elaborato tra qualche tempo dalla Siae. Insomma, anche se il nuovo presidente dell’Anica, Francesco Rutelli, insediatosi da circa tre mesi, tiene comunque a rivendicare Zalone come patrimonio italiano, non c’è tanto da stare allegri. Perché se è vero che sono usciti più film (da 480 a 554) e anche più film italiani (da 189 a 208), è anche vero che ben pochi possono vantare un incasso superiore al milione di euro.

Tra i primi dieci, si piazza al secondo posto dopo Zalone, la bella commedia di Paolo Genovese ‘Perfetti sconosciuti’, peraltro ben distanziata dal comico pugliese (un po’ oltre i 17 milioni di incasso), dopo di che bisogna arrivare al 25esimo classificato per trovare un altro titolo italiano, ‘La pazza gioia’ di Paolo Virzì.

E quest’anno le festività natalizie, di solito portatrici di sale piene e incassi importanti, hanno riservato un’amara sorpresa. Nonostante l’uscita di 29 film, tra il 16 dicembre 2016 e il 6 gennaio 2017, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si è registrato un meno 35,71 per cento di presenze e un meno 38,06 per cento di incasso. Insomma, un vero disastro. Troppi 29 film? O forse nessuno così entusiasmante da convincere la gente a uscire di casa e spendere i soldi, non pochi, per il biglietto?

Comunque, tra i tanti problemi da affrontare per cercare di raggiungere gli standard europei, della Francia come della Spagna e della Germania, c’è quello della ‘stagionalità’, ovvero di una sorta di ‘chiuso per ferie’ che per troppi mesi, in estate, vede fermarsi la proposta di cinema. E se è vero che c’è un 52 per cento di italiani che non mette mai piede in una sala, bisogna capire  perché e come fare a fargli cambiare idea e abitudini.

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