Mercoledì 24 Aprile 2024

Hillary Clinton è la presidente Usa, nel prossimo libro di William Gibson

Un presente nel quale Hillary Clinton è presidente e un futuro post apocalittico con l'80% della popolazione mondiale morta: è il nuovo romanzo di William Gibson, 'Agency'

William Gibson al Letterature Festival Internazionale Di Roma 2008 - Foto: SICILIA MARILLA

William Gibson al Letterature Festival Internazionale Di Roma 2008 - Foto: SICILIA MARILLA

La storia è andata in modo differente, lo sappiamo bene, ma nel prossimo romanzo di William Gibson le elezioni presidenziali degli Stati Uniti sono state vinte da Hillary Clinton. Che però rischia di essere parte in causa della semidistruzione della Terra. Il libro si intitola 'Agency' ed esce in Canada e Stati Uniti a gennaio 2018 CHI È WILLIAM GIBSON? Statunitense di nascita e canadese d'adozione, classe 1948, William Gibson è uno dei maggiori romanzieri al mondo nel campo della fantascienza speculativa, cioè quel genere letterario nel quale si racconta di un futuro più o meno prossimo per ragionare sugli effetti della tecnologia e dell'evoluzione scientifica. Gibson è colui che ha inventato il sottogenere cyberpunk e che è famoso in tutto il mondo grazie al romanzo 'Neuromante', pubblicato in patria nel 1984 e in Italia due anni più tardi. DI COSA PARLA AGENCY? Il romanzo salta avanti e indietro fra due momenti: la San Francisco dei giorni nostri, sotto la presidenza di Hillary Clinton, e la Londra post apocalittica situata 200 anni avanti nel futuro, quando l'80% della popolazione mondiale è stata uccisa (non siamo in grado di dire perché). La linea narrativa ambientata nel 2017 ruota attorno a un'organizzazione militare segreta che porta avanti test sull'intelligenza artificiale, utilizzando come cavia una giovane donna di nome Verity. La linea narrativa del futuro racconta che il viaggio nel tempo è diventato realtà e si sta cercando di creare un futuro alternativo che inizi proprio nel 2017. PERCHÉ NON DONALD TRUMP? Quando Gibson ha dato gli ultimi ritocchi al romanzo, Hillary Clinton sembrava in grado di conquistare la presidenza. Dopo la vittoria di Donald Trump il romanziere ha provato a sostituirlo all'interno del proprio romanzo. Ma, come ha dichiarato al New York Times: "Ho immediatamente capito che non sarebbe bastato cambiare nome, perché avrei anche dovuto attuare una serie di modifiche sostanziali che mi avrebbero costretto a strutturare da capo l'intero libro".
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