Unicorni, sirene e sfere di cristallo. Harry Potter mette in mostra la magia

Londra, alla British Library una ricca rassegna delle arti occulte

Mostra su Harry Potter e la magia (Lapresse)

Mostra su Harry Potter e la magia (Lapresse)

Londra, 21 ottobre 2017 - “Harry Potter e la Storia della Magia” è la nuova mostra “blockbuster” della British Library ed è un appuntamento imperdibile non solo per i fan del piccolo maghetto ma anche per chiunque fosse appassionato di antiche arti dell’occulto. Per celebrare il ventesimo anniversario della pubblicazione del primo libro della saga – “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, uscito nel 1997 – la biblioteca nazionale britannica ha curato una delle più sensazionali esibizioni sulle scienze occulte (che ha già totalizzato 30mila biglietti in prevendita), mettendo gli archivi privati e finora inediti di JK Rowling – autrice della saga potteriana – a fianco di rarissimi tomi medievali, spesso illuminati, che avrebbero senz’altro fatto bella mostra nella biblioteca di Hogwarts.   Il capo curatore della mostra, Julian Harrison, grande esperto di manoscritti medievali alla British Library, ha recuperato preziosissimi volumi di erbologia, pozioni, arti divinatorie, astrologia, negromanzia e bestiari vari. Insieme al suo team curatoriale li ha intercalati ad oggetti più “leggeri”, come il mantello dell’invisibilità (con cui Harry si nasconde nel libro “I Doni della morte”) e i piani architettonici di Diagon Alley, dove i maghi fanno il loro shopping. E in ogni angolo ci sono artefatti “stregati” provenienti da tutto il mondo, alcuni dei quali antichissimi, come delle ossa di drago (ossa divinatorie cinesi che risalgono al 13esimo secolo), corni di unicorno, una sirena e diverse sfere di cristallo appartenute a streghe “vere” – tra cui una di una strega soprannominata “Smelly Nelly” (Nelly la puzzona). C’è una pergamena di 6 metri, del 16esimo secolo, interamente srotolata, che spiega – con disegni in stile manuale dell’Ikea – come creare una pietra filosofale e ottenere il famoso elisir di lunga vita. E poi ancora, un disegno originale di Leonardo da Vinci, che “spiega” le funzioni della luna e del sole, e un globo celeste enorme, di Vincenzo Coronelli, che risale al 1693. Ci sono vere e proprie radici di mandragora, che assomigliano moltissimo ad esseri umani, tant’è che in un volume di erbologia a firma di Giovanni Cadamosto (15esimo secolo) c’è la spiegazione illustrata di come sradicarle senza venirne uccisi dalle grida (proprio come riportato nei libri della Rowling).    Una delle cose più belle è l’interattività dell’esposizione. In ogni sala ci si può accingere a preparare una pozione magica (digitale), si può mettere mano a una sfera di cristallo o vedere cosa esce nei tarocchi. La mostra è organizzata in sezioni, che prendono il titolo dalle lezioni di magia di Hogwarts. Si va da Erbologia a Pozioni, da Volo a Trasfigurazione, da Divinazione a Cura delle Creature Magiche, senza dimenticare l’importantissima Difesa contro le Arti Oscure.    La Rowling ha approvato la mostra in pieno, dicendo: «È un ricordo di 20 anni incredibili» e ha twittato una foto della lapide di Nicolas Flamel (in prestito dal Museo di Cluny), un alchimista francese, esistito veramente, diventato parte integrante dei suoi libri. La leggenda vuole che Flamel, morto nel 1418, avesse scoperto davvero l’elisir di lunga vita e quando la sua tomba fu aperta, pare non ci fosse alcuna traccia dei suoi resti. Nella mostra si scopre anche che la Rowling sa disegnare bene, e ci sono diversi suoi sketch autografi e inediti poi utilizzati per la realizzazione dei film, oltre che tante note e liste di nomi. L’autrice, per esempio, non era certa di come suddividere gli studenti fra le 4 case di Hogwarts, e c’è il foglio in cui elenca diversi metodi di smistamento, per poi approdare su quello del cappello parlante. Joanna Norledge, co-curatrice, ha dichiarato: «La magia è ancora parte del nostro mondo. È quel salto creativo che facciamo quando ci troviamo davanti a qualcosa di incomprensibile che ci fa sognare». La mostra, cui è legata anche la pubblicazione del nuovo volume “Harry Potter: A Journey through A History of Magic” – è aperta fino al 28 febbraio ed è già sold out nei primi 2 mesi. I biglietti possono essere prenotati sul sito della British Library www.bl.uk 

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