Martedì 23 Aprile 2024

Giornate di Primavera Fai 2018, porte aperte per mille tesori d'Italia

Sabato 24 e domenica 25 marzo sboccia il weekend con il Fai alla scoperta di monumenti e luoghi nascosti

Casa Bortoli a Venezia, nuova acquisizione Fai

Casa Bortoli a Venezia, nuova acquisizione Fai

Roma, 13 marzo 2018 - Il Palazzo della Marina a Roma, dove ogni dettaglio, dalle maniglie a forma di cavalluccio alle incisioni a veliero, racconta la vittoria italiana sul mare della Grande Guerra. L’Isola Bisentina sul lago di Bolsena, paradiso dei Farnese mai visto dal pubblico, con il suo trionfo di giardini e la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo che tradizione vuole progettata dal Vignola. Cà Vendramin Calergi a Venezia, dove morì Richard Wagner, e il Salone Margherita a Napoli, teatro della Bella Epoque d’inizio Novecento, insospettabilmente proprio sotto Galleria Umberto I. E poi lo Stadio Meazza, per la gioia dei tifosi con visita ai blindatissimi spogliatoi di Inter e Milan e il vicino Ippodromo Snai di San Siro apriranno luoghi normalmente inaccessibili come la Palazzina del Peso, degli anni ’20, con la sala Bilancia, in cui vengono pesati i fantini e la loro sella. Fino alla Tipografia Ciampi di Rozzano (sempre a Milano), l’ultima in Italia a fare ancora la «stampa al bacio» con il monotype, o il Grand Hotel des Iles Borromees a Stresa, con la suite 106 che fu rifugio prediletto di Hemingway, i “palazzi del cinema” di Lecce.  

Sono oltre 1000 i luoghi eccezionalmente aperti al pubblico per la XXVI edizione delle Giornate Fai di primavera, al via il 24 e 25 marzo in tutta Italia (l’elenco completo sul sito www.fondoambiente.it, dove è possibile apprendere anche in quali posti si svolgono le 40 biciclettate organizzate con la Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta) con oltre 50 mila volontari a far da ciceroni e la campagna di raccolta fondi Insieme cambiamo l’Italia, seguita anche dalla Rai per tutta la settimana dal 19 al 25 marzo (si dona al 45592).

«Vogliamo divertirci e divertire gli italiani», le parole del vicepresidente esecutivo del Fondo Ambiente Italiano, Marco Magnifico, che come un fiume sciorina meraviglie, numeri e scoperte di quest’anno. In tutto, 400 località coinvolte in 20 regioni, con 250 luoghi di culto, 79 palazzi e ville, 32 castelli e 2 forti, 55 piccoli musei e biblioteche, 41 borghi in festa e ancora 24 parchi, 15 siti archeologici, 13 teatri, 4 zone militari e 30 accademie, 9 tra ferrovie, ex ospedali psichiatrici e isolette, più 44 biciclettate con la Fiab. 

«È la più importante festa italiana intorno al nostro patrimonio culturale, intorno cioè all’identità del nostro essere italiani», dice Magnifico. E se dal 1993 a oggi sono stati oltre 10 milioni i visitatori delle Giornate di primavera, quest’anno si punta ai «25 milioni di bilancio annuale», aggiunge il presidente del Fai, Andrea Carandini, lanciando un appello ai giovani ad «apprendere un mestiere per noi del tutto nuovo: promuovere una cultura alta per darla a tutti. Non per sostituirsi allo Stato, ma per recare a esso sussidio».

E allora, gambe in spalla, dalle Alpi alle Madonie, per due giorni l’Italia svela al Fai le sue bellezze, raccontandone le storie più diverse. Dalle stanze “segrete” della politica, come l’Arcivescovado a Milano, dove Mussolini incontrò i partigiani, Palazzo Giustiani a Roma dove De Nicola firmò la Costituzione repubblicana o lo studio di Cavour nel Palazzo della prefettura di Torino. E poi storie d’amore, come Casa Bortoli a Venezia, che i padroni di casa hanno lasciato in eredità al Fai e dove gli iscritti al Fondo potranno ora prendere un cioccolato caldo in salotto ammirando dalle vetrate il Canal Grande. Il Parco delle colonie bergamasche a Celle Ligure (Savona), terribile transito per i deportati delle SS, o l’affresco della Crocifissione del Quattrocento venuto fuori dalla parete di un anziano signore di Scarlino (Grosseto).

«Un’occasione non solo per scoprire il Paese, ma per conoscerlo», il commento del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni». Il giro delle meraviglie d’Italia proseguirà fra i molti luoghi transitando dall’Accademia Navale di Livorno alla chiesa sconsacrata di San Francesco del Prato di Parma – con il convento annesso funzionò da carcere cittadino fino al 1992 e dove venne recluso l’anarchico Gaetano Bresci, assassino del re Umberto I – fino ai tesori del Museo archeologico nazionale di Taranto. Tra i reperti spiccano una corona funeraria di foglie di quercia in lamina d’oro del II secolo a.C. e un “kylix” (coppa da vino) di produzione attica decorata con scene di simposio degli inizi del V secolo a. C.

Fra l’altro, per il quarto anno le Giornate Fai di Primavera procederanno in parallelo alla settimana dedicata dalla Rai ai Beni culturali, in collaborazione col Fondo. Dal 19 al 25 marzo, infatti, la tv pubblica racconterà luoghi e storie emblematici del nostro inestimabile patrimonio con una maratona televisiva di raccolta fondi.A sisposizione di appassionati e curiosi, non solo edifici, giardini, parchi, siti archeologici, luoghi di culto ma anche interi borghi. Da Asciano, a trenta chilometri da Siena, con i tesori del Museo civico, la Farmacia Naldini e un antico mosaico romano, a Finale Emilia, a 43 chilometri da Modena, dove si percorrerà il centro storico danneggiato dal terremoto del 2012 alla scoperta dei palazzi settecenteschi che lo rendono unico nel territorio, fino a Curinga (Cosenza) con i resti delle terme romane e della chiesa bizantina, e Castelbuono (Palermo), nella vallata delle Madonie, che si è sviluppato intorno al trecentesco castello dei principi di Ventimiglia. Tornando in Toscana, il borgo di Capalbio (Grosseto), in Maremma, sarà visitabile domenica, alle 10 e alle 16,30: guide speciali, oltre ai volontari del Fondo per l’Ambiente, i ragazzi delle scuole medie locali.

Confermato per la nuova edizione il progetto Fai ponte tra culture: oltre ai volontari in alcune località i visitatori incontrerenno i mediatori culturali artistici stranieri per favorire la partecipazione di nuovi cittadini italiani e migranti. Più o meno la metà dei beni aperti sarà accessibile e fruibile anche da persone con disabilità fisica. Al solito, oltre al numero di telefono 02467615366, ogni informazione è reperibile sull’applicazione per smartphone iOS e Android del Fai: grazie alla geolocalizzazione indica i luoghi più vicini da visitare e fornisce dettagli su orari e visite guidate. Ovviamente le Giornate sono aperte a tutti anche se gli iscritti al Fai, così come chi si unirà l’evento, saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali. 

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