Giovedì 18 Aprile 2024

Alessandro Gassmann lascia Twitter: "Troppe offese perché difendo lo ius soli"

"Sono stato insultato, minacciato, offeso", l'attore abbandona il social network. "Non c'è spazio per chi, come me, non ha paura di dire ciò che pensa"

L'attore Alessandro Gassmann (Ansa)

L'attore Alessandro Gassmann (Ansa)

Roma, 22 giugno 2017  - "Ci vediamo nel mondo! Vi voglio bene". Alessandro Gassmann ieri ha deciso di abbandonare il suo profilo Twitter a causa dei troppi insulti, sostiene l'attore, ricevuti a causa delle sue posizioni su immigrazione e ius soli

Gassmann ha twittato: "Che strana serata questa per me sono arrivato ad una decisione che non immaginavo potesse appartenermi ma che ritengo profondamente giusta. In questi due giorni su Twitter ho dibattuto su immigrazione e ius soli, sostenendo le mie ragioni, a volte rispondendo per le rime a chi anche con aggressività sosteneva il contrario. Ho resistito parecchio - si legge ancora - sono stato insultato, minacciato, offeso, preso in giro in maniera violenta e così anche la mia famiglia e le mie origini, ho anche in un caso risposto male, ho anche scritto un messaggio che, preso dalla rabbia, non avrei dovuto scrivere in quella forma".  

L'attore, in questo lungo tweet, conclude amaramente:  "non c'è spazio per chi, come me, non ha paura di dire ciò che pensa". 

La decisione di Gassman non passa inosservato nel mondo dello spettacolo. E scatena la reazione di Fiorello, che in un video su Mentions, in diretta Facebook, interviene per difendere l'amico e cercare di fargli cambiare idea. "No, Gassmann, no! Alessandro, mi sorprendo. Gliel'hai data vinta!", dice lo showman. Che racconta di aver passato una situazione simile. "Dopo soli 5 mesi - ricorda - cancellai il mio profilo twitter. La gente mi scriveva 'pubblicizza solo il suo show', mentre su Rai1 facevo 13 milioni di spettatori con il 53% di share" con il varietà 'Il più grande spettacolo dopo il weekend'. "Siamo personaggi pubblici. È difficile stare sui social - è la considerazione di Fiorello - perché noi ci mettiamo la faccia, chi ci insulta spesso no. Stanno dietro ad una tastiera, ma se li incontri per strada ti stringono la mano e ti dicono 'grande!' e poi magari ti chiedono anche un autografo. Sono gli stessi".

Continua il presentatore: "Quando non c'erano i social pensavamo di piacere a tutti e invece non è così. Non sempre gli altri condividono quello che pensiamo. Ognuno ovviamente può esprimere la sua opinione, ma lo dovrebbe fare sempre con educazione. È giusto dissentire". Poi la battuta: "Dissentite pure... perché il mondo è pieno di dissenteria". Infine consiglia agli amici vip di non bloccare gli haters, ma di silenziarli "così parlano da soli senza saperlo, ma tu non li vedi neanche". "Ora - aggiunge Fiorello, che nel pomeriggio ritirerà alla Camera un Premio assegnato dal Moige alla sua trasmissione Edicola Fiore - mi insulteranno perché ho difeso il mio amico Alessandro Gassmann. È una persona intelligentissima e con un cuore grande. Un bravissimo attore che aveva dietro una grande montagna difficile da scalare, l'ha scalata e ce l'ha fatta".

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