Giovedì 18 Aprile 2024

Gabbani prende il largo. 'Magellano' fa rotta verso l’Eurovision

Il cd del trionfatore di Sanremo. Che avverte: "Macché selfie, voglio fare il contadino"

Francesco Gabbani presenta il suo 'Magellano' (Olycom)

Francesco Gabbani presenta il suo 'Magellano' (Olycom)

Milano, 28 aprile 2017 - ECCOLO l’uomo da battere. Con l’atlante davanti agli occhi nel quartier generale milanese del Touring Club, Francesco Gabbani guarda la mappa d’Europa come il Duca di Wellington quella di Waterloo. La carta dice che tra la sua Carrara e Tendola ci sono solo 19 chilometri, tra lui e Cutugno 39 anni, tra l’ opportunità di alzare al cielo il 13 maggio il microfono di cristallo dell’Eurovision Song Contest e l’ultimo trionfo tricolore, quella del tendolese Toto, appunto, solo tanta, tanta, fortuna. Nonostante i cento milioni e passa di visualizzazioni del brano su YouTube e il ruolo di favorito nella corsa alla vittoria di questa edizione 2017, infatti, l’uomo di “Occidentali’s Karma” sa per esperienza personale (leggi Sanremo) che l’outsider capace di scompaginare i giochi e mettere a segno il colpaccio è sempre in agguato. E che nell’incrocio tra le preferenze delle giurie e quelle del televoto ad uscirne con le ossa rotte è (quasi) sempre la certezza dei pronostici. 

image   «A KIEV darò il meglio di me, poi andrà come deve andare» ammette lui, 34 anni, presentando alla stampa “Magellano”, l’album con cui capitalizza la vittoria di Sanremo e prova a farsi conoscere all’estero. «Ho partecipato ai party preparatori dell’Eurovision di Amsterdam e di Londra; la risposta è stata al di sopra delle aspettative» spiega nell’attesa di sbarcare a Roma il Primo Maggio, sul palco di Piazza San Giovanni, e tornarci il 27 per condurre gli MTV Awards 2017.    “MAGELLANO” si apre con il grido del Ka Mate, lo stile di danza Haka dei maori neozelandesi eseguito dagli All Blacks prima dei loro incontri. «Il pezzo omonimo è un’esortazione a non dare per scontata la vita, a non perdere la voglia di conoscenza» dice. «Così ho usato il nome dell’esploratore portoghese per intitolare pure l’album, intendendo queste 9 canzoni come le tappe di un viaggio alla scoperta nell’ignoto che sta attorno a noi, ma soprattutto dentro di noi; alla fine mi sono accorto che ruotavano tutte attorno allo stesso tema e che avevo dato alle stampe un concept-album a mia insaputa». Se Francesco è Magellano, i Pigafetta di questa circumnavigazione del suo mondo si chiamano Luca Chiaravalli, produttore, Fabio Ilacqua, autore, e Filippo Gabbani, autore nonché fratello.

Gabbani porta pizza e mandolino all'Eurovision   “PACHIDERMI e pappagalli” punta il dito su i complottismi del web, “Susanna, Susanna” è la cover di Celentano in versione riveduta e corretta, mentre “Tra le granite e le granate” il nuovo singolo sui riti (e gli stereotipi) dell’estate in radio dal 5 maggio. Il gorilla di “Occidentali’s Karma” verrà, infatti, «liberato» nelle foreste dei Carpazi orientali dopo quella che, con tutta probabilità, sarà la sua ultima apparizione. «Incontrare qualche giorno fa l’etologo Desmond Morris, ispiratore del brano con il suo “La scimmia nuda”, è stato come prendere un caffè con Eraclito» giura lui. «A 82 anni Morris s’è fatto fotografare con il mio scimmione stampato sulla maglietta mentre imita il balletto di Sanremo; avrebbe voluto postare quello scatto sul web ma la moglie gliel’ha proibito e s’è dovuto accontentare di metterlo sul salvaschermo del computer».    GRANDI incontri e occasioni d’oro, ma il suo vero punto di vista su questo momento di straordinari popolarità Gabbani lo svela nel finale di “Magellano” cantando «io voglio fare il contadino altro che selfie del selfie» nella ghost-track dal respiro techno nascosta nella coda di “Spogliami”. Namaste. Alé. 

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