Martedì 23 Aprile 2024

Come trasformare una foglia di spinacio in un cuore pulsante

Un gruppo di scienziati ha usato una foglia di spinacio per creare un organo pulsante, che sfrutta le nervature della pianta per alimentare le cellule

(Foto: Worcester Polytechnic Institute)

(Foto: Worcester Polytechnic Institute)

Lo spinacio può fare bene al cuore, ma in un modo che forse non avremmo mai immaginato. Un gruppo di bioingegneri del Worcester Polytechnic Institute (Stati Uniti) ha infatti usato l'impalcatura di una foglia di spinacio per creare un mini cuore fatto di cellule umane pulsanti. I risultati dell'esperimento verranno pubblicati sulla rivista Biomaterials. C'ERA UNA VOLTA UNA FOGLIA Gli scienziati si sono serviti di una comune foglia di spinacio, che è stata trattata con un detergente per privala della sua "parte verde". È stato così possibile ottenere una sorta di "scheletro" vegetale: in pratica un foglio sottilissimo e trasparente che oltre ai contorni della foglia conserva la rete vascolare necessaria per il trasporto della linfa. L'OBIETTIVO DELL'ESPERIMENTOGli scienziati hanno voluto verificare se la foglia è in grado di sostenere la sopravvivenza di un tessuto umano. La stampa 3D permette infatti di riprodurre in laboratorio organi artificiali piuttosto fedeli agli originali, che tuttavia faticano a sopravvivere in mancanza di un ramificato sistema di capillari che irrori il sangue. Al contrario, la foglia possiede già una serie di venature in grado di svolgere teoricamente le funzioni dei vasi sanguigni: ossia distribuire sostanze nutrienti alle cellule. UN CUORE PULSANTE Il team del Worcester Polytechnic Institute ha utilizzato l'impalcatura della foglia per far aderire delle cellule cardiache umane, creando in questo modo un cuore rudimentale in versione ridotta. Le cellule pulsanti sono sopravvissute nella loro nuova casa per un periodo di tre settimane. Per testare la capacità della pianta di fornire rifornimenti alle cellule, i ricercatori hanno iniettato una vernice rossa simile al sangue nei fasci vascolari, i quali hanno dato prova di essere funzionali allo scopo. DALLA PIANTA ALL'UOMO L'esperimento non prevede alcuna applicazione medica immediata, ma dimostra che le strutture del mondo vegetale offrono un'ottima base di appoggio per la ricostruzione dei tessuti umani. In ottica futura gli scienziati ipotizzano ad esempio l'impiego della cellulosa del legno per riparare un osso danneggiato. Qui sotto trovate il video del Worcester Polytechnic Institute che documenta l'esperimento, con spiegazione in inglese.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro