Giovedì 25 Aprile 2024

Come si sono diffusi i gatti nel mondo

Uno studio pubblicato su Nature ripercorre le orme dei gatti nell'antichità, spiegando in che modo sono arrivati a popolare le case di tutto il mondo.

Il miglior amico dell'uomo, insieme al cane (Foto: Arterra Picture Library/Alamy/Olycom)

Il miglior amico dell'uomo, insieme al cane (Foto: Arterra Picture Library/Alamy/Olycom)

In un recente articolo pubblicato sulla rivista Nature alcuni ricercatori dell'Institut Jacques-Monod di Parigi hanno cercato di chiarire in che modo i gatti sono diventati quello che sono oggi: ovvero gli animali domestici più diffusi al mondo insieme ai cani – nonché una fonte inesauribile di meme e video virali.
Lo hanno fatto sequenziando il DNA di 290 reperti fossili di felini provenienti da 30 siti archeologici sparsi tra Medio Oriente, Africa ed Europa, e databili in un arco cronologico che va da 15000 a 300 anni fa. Ne è emerso che i gatti si sono sparsi in ogni angolo del pianeta migliaia di anni prima di diventare degli effettivi animali di compagnia, seguendo le orme di contadini, guerrieri e antichi esploratori.
Le informazioni raccolte dagli scienziati suggeriscono che i gatti hanno colonizzato il mondo in due differenti ondate. La prima risale a circa 10mila anni fa ed è stata favorita dalla nascita delle comunità agricole nel Mediterraneo orientale, come dimostrano alcuni resti rinvenuti sull'isola di Cipro, all'interno di una tomba vecchia 9500 anni.
Per il secondo flusso bisogna invece attendere qualche altro millennio, quando dall'Egitto i gatti hanno seguito l'uomo in Asia e Africa, o intrapreso rotte verso latitudini nordiche. A testimoniarlo sono i ritrovamenti fatti in Turchia, Bulgaria e nel continente africano, ma anche una serie di sepolture vichinghe nel nord della Germania, dove il materiale genetico analizzato ha mostrato una linea di continuità con i gatti mummificati delle tombe egizie.
Secondo la coautrice della ricerca Eva-Marie Geig, a decretare il successo dei gatti è stato il loro infallibile istinto predatorio. I primi agricoltori li usavano infatti per tenere lontano i roditori dai propri raccolti, mentre esploratori ed eserciti che si spostavano per mare li portavano con loro per debellare ratti e topi portatori di peste e altre malattie.
"Per la prima volta abbiamo verificato che in tempi preistorici dal Vicino Oriente e, successivamente, dall'Egitto i gatti hanno accompagnato l'uomo nei suoi viaggi, arrivando a conquistare il mondo antico", ha detto Eva-Marie Geig alla ABC. "Sono loro gli antenati dei nostri odierni felini domestici, che troviamo su tutto il pianeta".
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