Fare sesso spesso fa bene agli uomini, non alle donne. Studio sfata il mito

Studio inglese smentisce ricerche del passato sull'attività hot degli adulti e anziani. I risultati rivelano: "La vita per le donne migliora solo con baci, carezze ed emotività con il partner"

Un momento di intimità

Un momento di intimità

Londra, 18 dicembre 2018 - Fare frequentemente sesso, per adulti e anziani, comporta un maggior godimento della vita da parte degli uomini - rivela uno studio inglese controtendenza -, ma lo stesso non accade alle donne. Il miglioramento della vita, rivelano gli esperti dell'università Anglia Ruskin a Cambridge, per il gentil sesso, invece, avviene grazie a baci frequenti, carezze ed empatia emotiva col partner.

La ricerca è stata condotta con questionari anonimi su 5mila persone tra i 50 e gli 89 anni in Inghilterra: gli scienziati hanno correlato l'attività sessuale degli intervistati nell'ultimo anno - rivela Abc radio - con la crescita di piacere nel complesso dell'esistenza, nel benessere generale collegato a sua volta con conseguenze positive per la salute. Per definire "fare frequentemente sesso" i ricercatori hanno stabilito una quota di oltre due rapporti al mese.

"Studi precedenti hanno suggerito che avere frequenti rapporti intimi è associato a una serie di benefici a livello psicologico e fisiologico, come una migliore qualità della vita, della salute mentale e un minor rischio di sviluppare alcuni tumori ed eventi coronarici fatali", ha spiegato il dottor Lee Smith, dell'università Anglia Ruskin. Inoltre, ricerche precedenti hanno collegato il piacere erotico, e in particolare gli orgasmi, con una maggiore longevità.

I tecnici ed esperti consulenti del governo inglese spingono con campagne mirate, anche per migliorare la gestione del sistema sanitario nazionale, gli anziani del Regno Unito a praticare più sesso, eppure i dati dimostrano che gli adulti inglesi (la stessa tendenza statistica si verifica negli Usa) diminuiscono la loro attività hot con l'età. Una ricerca del 2016 ha registrato che il 94% dei 50enni è sessualmente attivo, ma la percentuale scende al 31% per gli 80enni.