Giovedì 25 Aprile 2024

Roma, mafia e appalti: 37 arresti. Manette per l'ex Nar Carminati. Indagato Alemanno

Maxi-operazione di carabinieri e finanza. In carcere anche l'ex ad dell'Ente Eur, Riccardo Mancini. Coinvolto Luca Gramazio, attuale consigliere regionale. L'ex sindaco: "Dimostrerò la mia totale estraneità"

Roma, mafia e appalti. La conferenza stampa degli inquirenti (Lapresse)

Roma, mafia e appalti. La conferenza stampa degli inquirenti (Lapresse)

Roma, 2 dicembre 2014 - Sono circa 100 le persone indagate nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma su un'associazione a delinquere di stampo mafioso per cui sono state eseguite stamane 37 ordinanze di custodia cautelare, tra carcere e domiciliari. Tra gli indagati l'ex sindaco Gianni Alemanno. Tra gli arrestati anche l'ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati, l'ex ad dell'Ente Eur, Riccardo Mancini, l'ex amministratore delegato dell'Ama, Franco Panzironi. L'inchiesta "Mondo di mezzo" ha di fatto smantellato una "cupola" tra politica, mafia ed ex pezzi dell'eversione di destra e della criminalità che costituiva una holding di affari sporchi nella capitale, che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio. 

MAFIA E APPALTI - Il gruppo avrebbe "diffuse infiltrazioni nel tessuto imprenditoriale, politico ed istituzionale. Documentato un ramificato sistema corruttivo finalizzato ad ottenere l'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate, con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza degli immigrati". Nella maxi-operazione di carabinieri dei Ros e Guardia di finanza, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Pignatone e dall'aggiunto Michele Prestipino, responsabile della Direzione distrettuale antimafia, sono state effettuate perquisizioni in diverse amministrazioni della Capitale, dal Campidoglio alla Regione, e nella casa dell'ex sindaco Alemanno. 

I BENI SEQUESTRATI - Contestualmente la finanza ha eseguito un decreto di sequestro di beni riconducibili agli indagati, emesso dal tribunale di Roma, per un valore di 200 milioni di euro. Sono stati sequestrati anche 20 quadri trovati nell'abitazione di uno degli indagati e riconducibili a Carminati, tra cui opere di Andy Warhol a Jackson Pollock. Altri dipinti, circa 25, sarebbero stati trovati proprio a casa di Carminati. I quadri verranno ora analizzati dagli esperti per accertare se si tratta di dipinti autentici. Nell'abitazione di un altro indagato sono invece stati sequestrati 570mila euro in contanti.

TRA GLI INDAGATI - Tra gli indagati anche consiglieri regionali e comunali dell'attuale amministrazione e di quella presieduta dall'allora sindaco Alemanno. Tra loro Luca Gramazio, consigliere Fi-Pdl in Regione Lazio, Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd e Mirko Coratti, presidente dell'assemblea capitolina. Spunta anche il nome dell'uomo d'affari Gennaro Mokbel, a cui viene contestata la tentata estorsione: avrebbe preteso dal commercialista Marco Iannilli la restituzione di circa 7-8 milioni di euro che gli aveva messo a disposizione perché fosse investita nell'operazione Digint. Secondo i pm di piazzale Clodio, Mokbel, già condannato a 15 anni di carcere per la truffa ai danni delle compagnie telefoniche Tis e Fastweb, ha desistito dopo l'intervento di Massimo Carminati che operò in difesa di Iannilli. Tra i soggetti raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare anche dirigenti delle società municipalizzate (TUTTI I NOMI).

ALEMANNO - "Chi mi conosce sa bene che organizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le ho sempre combattute a viso aperto e senza indulgenza. Dimostrerò la mia totale estraneità", ha dichiarato Gianni Alemanno. "Sono sicuro che il lavoro della magistratura, dopo queste fasi iniziali, si concluderà con un pieno proscioglimento nei miei confronti", ha aggiunto.

IL 'CAPO' CARMINATI - Massimo Carminati era solito dare schede telefoniche alle persone a lui vicine per avere delle conversazioni sicure. E' questo un passaggio che viene posto in rilievo nell'ordinanza. Nei confronti di Carminati è stato prima emesso un decreto di fermo per sospetta detenzione di armi e poi il provvedimento del gip. Carminati avrebbe creato un "ramificato sistema corruttivo" in vista dell'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici. Il gruppo smantellato dal Ros porta all'ex terrorista dei Nar. Molti sono i rapporti che ruotano attorno a lui. La stessa denominazione del blitz "Mondo di mezzo" prende spunto proprio dalla capacità, in primis proprio di Carminati, di riuscire a muoversi ed agire tra due mondi, quello della criminalità e quello dei colletti bianchi. Un personaggio, Carminati, 56 anni, milanese di nascita ma romano di adozione, che compare in molte vicende e cronache della storia d'Italia e della Capitale, a cominciare ad esempio dalla 'Banda della Magliana' (SCHEDA - Chi è Massimo Carminati).

"PANZIRONI E MANCINI A LIBRO PAGA" - L'ex ad dell'Ente Eur Mancini, e l'ex amministratore di Ama Panzironi (nella foto), entrambi in carcere, rappresentano "pubblici ufficiali a libro paga che forniscono all'organizzazione uno stabile contributo per l'aggiudicazione degli appalti". I due manager si adoperavano, stando all'accusa, anche per "lo sblocco dei pagamenti in favore delle imprese riconducibili all'associazione e tra il 2008 e il 2013 come garanti dei rapporti dell'associazione con l'amministrazione comunale". Un altro manager, Fabrizio Franco Testa, invece, per i magistrati è "una testa di ponte dell'organizzazione nel settore politico e istituzionale, coordinando le attività corruttive dell'associazione e occupandosi della nomina di persone gradite al sodalizio in posti chiavi della pubblica amministrazione".

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SI DIMETTE - Il presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti, indagato nella maxi-inchiesta, si è dimesso dall'incarico, dichiarandosi, tuttavia, "totalmente estraneo a quanto emerge dalle indagini". Stessa decisione per l'assessore capitolino alla Casa, Daniele Ozzimo (nella foto). Pur essendo totalmente estraneo allo spaccato inquietante che emerge dagli arresti effettuati stamattina, rimetto per senso di responsabilità e serietà il mio mandato da assessore nelle mani del sindaco non volendo in nessun modo arrecare danno all'amministrazione della città. Ho fiducia nella magistratura e sono certo che le inchieste che sono in corso dimostreranno la mia totale estraneità", ha dichiarato.

LE ACCUSE - "Alcuni uomini vicini all'ex sindaco Alemanno sono componenti a pieno titolo dell'organizzazione mafiosa e protagonisti di episodi di corruzione. Con la nuova amministrazione il rapporto è cambiato ma Carminati e Buzzi erano tranquilli chiunque vincesse le elezioni", ha affermato il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone. "A Roma non c'è un'unica organizzazione mafiosa a controllare la città. Ci sono diverse organizzazioni mafiose. Oggi abbiamo individuato quella che abbiamo chiamato Mafia Capitale, romana e originale, senza legami con altre organizzazioni meridionali, di cui però usa il metodo mafioso", ha continuato Pignatone.

Carminati è stato arresto questa mattina non nella sua abitazione, ma in "una casa di appoggio a Sacrofano", ha confermato il procuratore capo. "Alemanno è indagato per il reato di 416 bis, ma la sua posizione è ancora da vagliare". "Sugli indagati - ha concluso Pignatone - preferiamo non fare alcuna precisazione". Il procuratore Pignatone ha inoltre aggiunto che l'inchiesta "non si chiude oggi" e che tra gli indagati ci sono anche alcuni esponenti delle forze dell'ordine che hanno agevolato l'organizzazione guidata da Carminati. 

Quello che esce dall'operazione 'Mondo di mezzo' è "una fotografia preoccupante, sovrapponibile al modus operandi delle organizzazioni mafiose tradizionali", ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Fabrizio Prestipino. L'organizzazione capeggiata da Carminati "non chiede soldi in cambio di protezione ma chiede di entrare in affari con l'impresa, ottiene facce pulite attraverso le quali attuare il meccanismo corruttivo all'interno delle amministrazione pubbliche". Tra gli appalti coinvolti in un "patto corruttivo particolarmente significativo" ci sono quelli riguardanti "l'assegnazione della raccolta differenziata 2011 nel Comune di Roma, la gara per la raccolta delle foglie e l'assegnazione di 5 milioni di euro su cui stiamo ancora lavorando". Il patto, ha sottolineato il procuratore aggiunto, "prevedeva a fronte dell'assegnazione degli appalti un ricambio di soldi elevati con somme a tre zeri in unica soluzione, da versare non solo a persone fisiche ma anche società".

LE INTERCETTAZIONI - La migliore descrizione, viene scritto nell'ordinanza di custodia cautelare, dell'associazione, del suo funzionamento e del suo ruolo di cerniera tra il mondo della illegalità e quello della (apparente) legalità è offerta proprio dalle parole di Carminati che in una intercettazione del dicembre del 2012, al telefono con Riccardo Brugia, descrive con "una immagine estremamente illuminante le caratteristiche di Mafia Capitale: Il mondo di sopra e il mondo di sotto». Da qui il nome all'intera inchiesta. Carminati:è la teoria del mondo di mezzo compà. ....ci stanno… come si dice… i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo Brugia: embhè.. certo.. Carminati: e allora....e allora vuol dire che ci sta un mondo.. un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano e dici cazzo come è possibile che quello… Carminati: come è possibile che ne so che un domani io posso stare a cena con Berlusconi.. Brugia: certo... certo... Carminati: cazzo è impossibile.. capito come idea?. . .è quella che il mondo di mezzo è quello invece dove tutto si incontra. . cioè.. hai capito?... allora le persone.. le persone di un certo tipo… di qualunque Guarnera: …(inc.)… Carminati: di qualunque cosa... .si incontrano tutti là. . . Brugia:di qualunque ceto. . Carminati:bravo...si incontrano tutti là no?.. tu stai lì...ma non per una questione di ceto… per una questione di merito, no? ...allora nel mezzo, anche la persona che sta nel sovramondo ha interesse che qualcuno del sottomondo gli faccia delle cose che non le può fare nessuno. . Brugia: certo... Carminati:questa è la cosa…e tutto si mischia Brugia: e certo…".