Mafia, arrestato Gaspare Como. E' cognato del superlatitante Matteo Messina Denaro

Gaspare Como, 45 anni, marito di Bice Maria Messina Denaro, sorella di Matteo, è pregiudicato per associazione a delinquere ed estorsione

La Dia in azione (Archivio)

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Roma, 6 luglio 2015 - Il cognato del superlatitante di mafia, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato su ordine del gip di Trapani e richiesta della sezione operativa della Dia. Si tratta di Gaspare Como, 45 anni, marito di Bice Maria Messina Denaro, sorella di Matteo. L'uomo, finito agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, opera nel commercio a Castelvetrano, è un pregiudicato per associazione a delinquere ed estorsione, ed era sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Marsala Vito Sladino, su richiesta formulata dalla Procura di Marsala, che ha condiviso le risultanze della D.I.A., per l'ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di beniNello stesso contesto è stata sequestrata un'azienda commerciale di vendita al dettaglio di abbigliamento e un immobile ad uso abitativo, nella contrada Triscina del Comune di Castelvetrano. 

L'ACCUSA - Gaspare Como avrebbe avviato e gestito segretamente due esercizi commerciali per la vendita al dettaglio d'abbigliamento, attribuendone fittiziamente la titolarità a prestanomi, che sono stati indagati a piede libero. Como inoltre avrebbe acquistato un immobile ad uso abitativo, di recente costruzione, facendone risultare fittiziamente proprietari alcuni imprenditori castelvetranesi, anch'essi indagati. Tutto questo avrebbe consentito all'arrestato di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione. Il valore dei beni sottoposti a sequestro ammonta a circa 200mila euro. Già nel 2012, la Procura della Repubblica di Marsala, su indagini della Dia, aveva sottoposto a sequestro altri beni, tra cui immobili ed autoveicoli lussuosi, per le medesime ipotesi di intestazione fittizia. Di recente, il Comune di Castelvetrano ha revocato a Como, su indicazione della Dia, una licenza commerciale per vendita al dettaglio di abbigliamento, ottenuta in mancanza dei requisiti previsti dalla legge.