Mercoledì 24 Aprile 2024

La sfida di LuisaviaRoma.com: dai successi di stile alla solidarietà

Andrea Panconesi e il progetto "Bridge of Love" nei giorni di Pitti Uomo

Andrea Panconesi, fondatore di LuisaviaRoma.com

Andrea Panconesi, fondatore di LuisaviaRoma.com

Firenze, 29 aprile 2016 - NEL 1999 Andrea Panconesi, fiorentinissimo pioniere dei nuovi trend, imprenditore ed espertissimo buyer, ha avuto un’intuizione geniale, quella di affiancare alla sua prestigiosa boutique Luisa Via Roma a Firenze, faro per generazioni di appassionati di moda d’avanguardia, un sito per gli acquisti fashion on line. Intuizione geniale ed illuminata anche perchè allora in pochi avrebbero scommesso che comprare abiti e accessori online avrebbe portato tanto successo. Un fatturato a 110 milioni di euro nel 2015, 200 persone assunte e al lavoro ogni giorno e ogni ora nella sede fiorentina vicino alla stazione di Campo di Marte, un prestigio internazionale immenso, una maccchina da guerra di idee e di progetti, sempre più collezioni limited edition in esclusiva, è questa la sostanza di LuisaviaRma.com che fa il suo maggior fatturato con l’abbigliamento contemporary, con le scarpe da donna e con gli abiti fashion per uomo.

Signor Panconesi, come è cambiato il suo sito negli ultimi anni? «E’ in continua evoluzione, abbiamo una clientela nel mondo al 55% di donne e al 45% di uomini, e adesso l’età media si sta abbassando – risponde Andrea Panconesi, Presidente e Ceo di LuisaviaRoma.com e fin dalla fine degli anni Settanta rivoluzionario interprete del nuovo sistema retail di lusso contemporaneo – fortunatamente. Forse per via degli investimenti che abbiamo fatto sulla comunicazione verso i più giovani. Va bene anche il settore Home e quello Baby. Ma la categoria che tira di più è quella degli accessori femminili, specie le scarpe, seguite subito dalle borse».

A giugno prossimo ci sarà la tredicesima edizione di Firenze4Ever. Quali le novità? «Tante, tantissime, queste sì rivoluzionarie. Perchè stavolta la moda servirà per lanciare un messaggio di solidarietà e di speranza. Una bellezza nuova che parte dall’accoglienza verso chi ha più bisogno, e passa dall’estetica del corpo all’anima e al cuore delle persone – spiega Panconesi – col progetto Underwater Love, tra acqua e amore che hanno entrambi il potere di creare, distruggere e ricreare».

Un progetto umanitario sbocciato dal business dello stile? «Proprio così. L’ho pensato di getto, insieme all’architetto Claudio Nardi che collabora con me da molti anni: tutto nasce sull’Arno, per i 50 anni dall’alluvione di Firenze con l’installazione Bridge of Love, ideata e progettata dall’architetto Nardi su 9 cubi galleggianti collegati da ponti sospesi che uniranno le due sponde del fiume dalla sera dell’inaugurazione il 13 giugno, e fino al 17, durante i giorni del sessantesimo Pitti Uomo. La sera del 13 sulle 9 zattere per Firenze4Ever ospiteremo al tramonto una cena di gala benefica per 270 invitati e poi nei giorni successivi altri eventi, alcuni dei quali aperti ad aziende di moda presenti in quei giorni per la fiera maschile più imporante al mondo. Prima di attraversare l’Arno il grande fotografo Aldo Fallai in un set sulla sponda del fiume scatterà foto di abbracci, tra ospiti, influencer, personaggi della musica, della moda e della cultura che diventeranno anche loro parte del progetto Bridge of Love. Un ponte di umanità, un segno di speranza per i rifugiati e i migranti, col letto del fiume che diventa poesia architettonica galleggiante. Un ponte al posto dei muri».

Insomma, un salotto d’accoglienza davvero speciale? «Molto speciale perchè da questo evento scaturirà una Fondazione per aiutare i migranti e accompagnarli nella vita oltre l’assistenza, verso la formazione e l’impiego al lavoro. Questa è una delle missioni della nostra generazione – continua Andrea Panconesi – io ci credo molto e spero di trovare molti altri imprenditori disposti come me a versare lo 0,1% del loro fatturato annuo per questo progetto di solidarietà per l’immigrazione. Voglio organizzare corsi di formazione in vari ambiti industriali e culturali, tendendo la mano in modo concreto e non solo assistenzialistico. E poi quale città migliore di Firenze per indicare il futuro, per cominciare la sfida per un Nuovo Umanesimo?».

Ha avuto problemi per i permessi per l'evento sull'acqua? «Onore alle Istituzioni. L’Autorità di Bacino ha capito il nostro intento e la nostra massima attenzione alla sicurezza».

Cosa l’ha ispirata di più? «L’esempio di una scuola di Roma, la Elis, un istituto professionale no profit di cui con la mia azienda sono socio insieme ad altri 60 imprenditori di vari settori, che forma i giovani in modo straordinario».