Giovedì 25 Aprile 2024

Lissone, cartello sulle panchine: non rovinatele

Per scoraggiare i teppisti e stimolare in tutti i lissonesi l'attenzione all'arredo urbano

Lissone, la targa sui divanetti

Lissone, la targa sui divanetti

Lissone (Monza), 30 giugno 2015 - Ben 6 vennero vandalizzate con tagli e bruciature a poche settimane appena dall'installazione. Così ora il Comune prova a far leva sull'educazione. Per scoraggiare i teppisti e stimolare in tutti i lissonesi l'attenzione ai modi in cui si adoperano le nuove e costose panchine-divanetti-chaise longue in poliuretano espanso pellificato acquistate dal municipio e dal Distretto Urbano del Commercio per rendere più gradevole la centralissima piazza Libertà, l'amministrazione comunale ha deciso di puntare sul senso civico e morale dei suoi cittadini: in questi giorni, col ritorno in piazza dei divanetti, verranno applicate ai lati delle sedute alcune targhe adesive ben visibili che recitano «Non è un gioco, utilizzare solo per sedersi e non salire in piedi. Usare con cura». Un modo per cercare di evitare altri danni, da riparare poi a spese di tutti. «Lo scopo è far sì che le persone capiscano che non si tratta di un gioco, ma di un oggetto di design, e quindi stiano attente a non rovinarlo - spiegano dall'amministrazione di via Gramsci -. I divanetti sono fatti per sedersi e, diciamo così, per appagare l'occhio. Più li terremo bene più dureranno». In questi giorni il Comune sta riposizionando in piazza 14 delle sedute, ossia le 6 appena ricomprate in sostituzione di quelle originarie irreparabilmente danneggiate e le 8 rimaste intatte; le altre 18, che avevano presentato difetti e ammaloramenti e che sono state ritirate per la riparazione e la manutenzione dalla ditta fornitrice di Torino, verranno ricollocate a breve. L'acquisto dei primi 32 divanetti era costato alle casse pubbliche oltre 39mila euro, cui si è poi aggiunta la spesa di altri 7.800 euro e rotti per le 6 nuove sedute ordinate per rimpiazzare quelle vandalizzate.