Roma, 30 dicembre 2013 - <Basta con le menzogne! Non esiste un solo animalista che ha minacciato Caterina! Vergogna a chi ha creato insulti e minacce per denigrare il movimento animalista. Ecco la verità sui quattro finti animalisti>. Questo quanto recita un comunicato di Animalisti italiani onlus. <Abbiamo fatto una piccola indagine sui post delle persone che auguravano la morte a Caterina: sono in quattro e nessuno è minimamente animalista>, continua l'associazione.

<Da persone così “sfegatate” contro una ragazza malata che difende la Vivisezione, ci saremmo aspettati un minimo di impegno animalista o amicizie con associazioni animaliste o con semplici animalisti, foto di animali, battaglie, manifestazioni....: sui profili facebbok nulla di tutto questo. I mass media avrebbero il dovere di verificare le fonti, prima di creare dei veri e propri casi nazionali!>, prosegue il comunicato.

<Andiamo per ordine: 1) Emanuel M.: nel suo profilo non compaiono né foto né informazioni né diario; 2) Nevear G.: dice di essere norvegese e non abbiamo trovato niente di animalista. Sul suo diario parla in inglese con frasi deliranti del tipo (ne abbiamo tradotte due) "Distruzione della cristianità con l'eliminazione" e "Sodomizzazione dei cristiani con un cactus", nelle sue foto ci sono simboli satanici ed in uno, in perfetto italiano afferma di essere un satanista, mentre a Caterina ha detto, in perfetto romanesco: "Era mejo se morivi". Però che animalista!; 3) Samuele P. il più normale di tutti, non ha un solo post o foto animalista, 4) Elisa D.: fa l'infermiera presso un Ospedale, guardando il suo profilo non compare nulla di animalista>. <Ai tempi della prima Repubblica si parlava di "Strategia della tensione", ovvero si diceva che erano la Cia, ed un Partito italiano, a compiere le cosiddette stragi di stato per dare la colpa ai...comunisti..... Che ora stia succedendo la stessa cosa, con l'obiettivo di dissacrare ed annientare il movimento animalista?>, chiede il presidente di Animalisti italiani, Walter Caporale che poi indirizza una lettera a Caterina, la ragazza di Padova malata che ha difeso la sperimentazione animale.
<Cara Caterina,
ti scrivo in qualità di Presidente dell'Associazione Animalisti Italiani Onlus (www.animalisti.it ). Ti Esprimo la nostra solidarietà, sincera, umana: essere animalisti significa battersi contro ogni forma di sfruttamento, violenza, prevaricazione sui più deboli, donne e bambini, anziani e disabili, animali e immigrati. La violenza, la prevaricazione, le ingiustizie sono sempre le stesse: nessun animalista puô minacciare o attuare violenza, su alcun essere vivente, quindi né su di te né su un animale. Ma fai attenzione: ti hanno ingannata, eccome, e questo é inaccettabile tanto quanto le minacce>.

<Tu sei viva e salva, e mi auguro di poterti incontrare, ma non grazie alla sperimentazione sugli animali. La vivisezione viene praticata sui più deboli in tutto il mondo - animali, detenuti, disabili, condannati a morte, "nemici" o barboni - da centinaia di anni, nel segreto dei laboratori, per indifferenza, abitudine o per gli enormi interessi delle lobby chimico-farmaceutiche. Non perché sia utile>.

<La tua vita é importante tanto quanto quella di tutti gli esseri viventi. Perché, come ha detto Leonardo Da Vinci, " Verrà un giorno nel quale gli uomini giudicheranno dell'uccisione di un animale come oggi essi giudicano quella di un uomo">.
<Ps. Io da anni ricevo minacce di morte ed insulti da vivisettori, cacciatori e pellicciai: mi hanno fatto saltare in aria la macchina, mi hanno bucato le ruote; più volte, per vendicarsi del sottoscritto, hanno avvelenato i gatti randagi ed i cani randagi ai quali davo da mangiare. Perché, ahimè, la 'mamma degli imbecilli é sempre incinta'. Con affetto ed in attesa di poterti incontrare, se lo vorrai, Walter Caporale [email protected]