Martedì 16 Aprile 2024

Libia, i ribelli conquistano base a Bengasi: 75 vittime. E la Tunisia vuole chiudere le frontiere

Il ministro degli Esteri tunisino annuncia che ogni giorno arrivano dalla Libia "tra le 5.000 e le 6.000" persone"

Libia, gli effetti di una granata a Tripoli (Ansa)

Libia, gli effetti di una granata a Tripoli (Ansa)

BENGASI, 30 luglio 2014 - E' ormai guerra civile in Libia, con il bilancio delle vittime che sale in modo esponenziale e le ambasciate dei principali paesi europei che si svuotano. I ribelli islamisti hanno conquistato, nella tarda serata di ieri, il quartier generale delle Forze speciali dell'esercito libico, principale base militare di Bengasi.

Il 'Consiglio della Shura dei rivoluzionari di Bengasi', un'alleanza di gruppi islamisti e jihadisti, ha annunciato di aver preso il controllo della base, e l'esercito conferma la notizia. Secondo fonti mediche "sono almeno 50" i cadaveri trovati nella base delle Forze speciali libiche conquistata dai miliziani islamici a Bengasi dopo 48 di battaglia. Altri 25 cadaveri di persone uccise negli scontri sono stati portati negli obitori degli ospedali.

In tutto viò, la vicina Tunisia sta meditando di chiudere le frontiere. Lo annuncia il ministro degli Esteri Mongi Hamdi, precisando che ogni giorno arrivano dalla Libia "tra le 5.000 e le 6.000" persone e che l'economia tunisina "è precaria" e il Paese non è in grado di ricevere le migliaia di persone in fuga dalla Libia.