Martedì 23 Aprile 2024

Legge di stabilità, in arrivo tagli alla sanità. Al Senato manca per quattro volte il numero legale

Non ci saranno i soliti tagli lineari, conferma il commissario alla revisione della spesa Yoram Gutgeld: le misure previste riguardano tra le altre cose gli acquisti di beni e servizi e l'appropriatezza delle prescrizioni

Un medico (foto repertorio)

Un medico (foto repertorio)

Roma, 27 luglio 2015 - Potrebbero venire dalla Sanità, almeno in parte, i fondi per coprire le misure della prossima legge di Stabilità. Si tratta dei risparmi derivanti dall'"efficientamento" del sistema, che il ministro Lorenzin aveva chiesto di reinvestire nel Servizio Sanitario. Non ci saranno i soliti tagli lineari, conferma il commissario alla revisione della spesa Yoram Gutgeld: le misure previste riguardano tra le altre cose gli acquisti di beni e servizi e l'appropriatezza delle prescrizioni. Intanto oggi è mancato per quattro volte il numero legale nell'Aula del Senato. La seduta è tolta e viene riaggiornata a domani mattina alle 9. Così oggi non si sono riuscite a votare le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni al decreto enti locali.

ZAIA ATTACCA - Il governatore del Veneto parte all'attacco: "Renzi vuole tagliare la sanità? Se non vuole uccidere le realtà virtuose come il Veneto, lo faccia esclusivamente e rigorosamente applicando i costi standard. E' semplicemente scandaloso farlo attraverso qualsiasi altro mezzo", sottolinea Luca Zaia.  I tagli, secondo Zaia, sono "mezzi iniqui, per altro, usati anche nell'ultimo taglio di 2,5 miliardi di euro di 20 giorni fa che ha visto tutte le regioni, quelle virtuose e quelle sprecone, trattate allo stesso modo e il voto contrario di Veneto, Lombardia e Liguria. Non esiste che il Veneto venga trattato come la Sicilia - incalza Zaia - e lo dico chiaro e tondo anche al Ministro Lorenzin che assicura che non saranno tagli lineari ma agli sprechi. Bene, ma la si smetta di parlare per astratto e si facciano nomi e cognomi di chi spreca. Allora si capirà che al Veneto non va tagliato nemmeno un euro".

IRA UGL - "Le promesse di Renzi sull'Imu le pagheranno le categorie più deboli con i tagli alla sanità annunciati dal consigliere economico del Presidente del Consiglio, Gutgeld: una vergogna", dichiara il segretario nazionale dell'Ugl Sanità, Daniela Ballico. Che insiste: "togliere dieci miliardi al Fondo per la sanità significa mettere definitivamente in discussione i livelli minimi di assistenza: una scelta irresponsabile che arriva a poche settimane da un ulteriore taglio di 2,5 miliardi che ha già messo in ginocchio i bilanci di molte regioni".

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