Legge Severino, ora è ufficiale: competenza al giudice ordinario. De Luca: "Non sarò sospeso"

Lo hanno deciso le sezioni unite civili della Corte di Cassazione che hanno dato ragione al Movimento difesa del cittadino rappresentato dall'avvocato Gianluigi Pellegrino che aveva contestato il ruolo del Tar sulla vicenda De Magistris. Il ministro Boschi a Napoli: "Non cambia Nulla, De Luca resta eleggibile"

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca

Roma, 28 maggio 2015 - Sono competenti i giudici ordinari, e non il Tar sull'applicazione della legge Severino nei confronti dei politici che hanno subito condanne. Lo hanno deciso le sezioni unite civili della Corte di Cassazione che, confermando le indiscrezioni della vigilia, hanno dato ragione al Movimento difesa del cittadino rappresentato dall'avvocato Gianluigi Pellegrino che aveva contestato il ruolo del Tribunale amministrativo regionale. 

Il verdetto delle sezioni unite della Suprema Corte si articola in 22 pagine e, rispondendo al ricorso presentato dal Movimento in difesa dei cittadini contro il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, "dichiara la giurisdizione del giudice ordinario e previa riassunzione nei termini di legge rimette le parti innanzi al giudice ordinario.

LE REAZIONI - "Sono assolutamente sereno e convinto di portare le ragioni che sono state ritenute fondate dal Tar e dal Consiglio di Stato anche davanti al giudice ordinario". A dirlo, in una nota, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dopo la decisione della Corte di Cassazione, che, a suo giudizio, "riconosce che la potenziale lesione riguarda un diritto soggettivo del sindaco, quello della elettorato passivo che mi è stato sottratto per il periodo della sospensione. Sono convinto del fatto che la stessa magistratura ordinaria non possa che riconoscere il mio diritto-dovere di governare fino alla fine del mio mandato sulla base della volontà popolare". Il primo cittadino partenopeo ricorda che la Corte costituzionale deciderà sulla eccezione da lui sollevata e per la quale il Tar ha inviato gli atti alla Consulta il 20 ottobre prossimo. "Il danno che mi è stato creato con quel mese di sospensione è stato impagabile e molto grave - aggiunge de Magistris - mi ha tolto la possibilità di governare e ha sottratto ai napoletani la possibilità di avere il proprio sindaco eletto. Sono assolutamente persuaso che la magistratura ordinaria mi possa consentire di esercitare le mie funzioni fino alla fine del mandato. Nel frattempo auspico che anche la magistratura penale, in appello, possa, al più presto, riconoscere la profonda ingiustizia che ho subito con la condanna di primo grado".

DE LUCA - "La norma non si applica per chi viene eletto per la prima volta. Io non sarò sospeso. Punto". Lo dice Vincenzo De Luca, candidato alla regione Campania, nel corso di un forum nella redazione del 'Corriere del Mezzogiorno', come si legge sull'account twitter del quotidiano che trasmette in streaming l'incontro. De Luca parla di un "vergognoso attacco politico", di un "dibattito pubblico che si è sviluppata sul nulla". E ricorda che "De Magistris continua a fare il sindaco nonostante la legge Severino". Quanto alla presentabilità o meno, "parliamo di valutazioni di opportunità politica". E comunque "non ho cosentiniani nelle mie liste, l'unico vicino a Cosentino e Cesaro è l'attuale governatore".

BOSCHI: NON CAMBIA NULLA, DE LUCA ELEGGIBILE - Per Maria Elena Boschi "la sentenza della Cassazione nella sostanza non cambia nulla. De Luca resta "candidabile ed eleggibile". Il ministro per le riforme ha incontrato Vincenzo De Luca proprio oggi a Napoli.