Legge Severino, Berlusconi: "Renzi la modifica per De Luca. Per me non lo fece"

Dopo le anticipazioni della pronuncia della Cassazione - secondo cui la competenza, in merito alla legge Severino, è del giudice ordinario e non del Tar - e dopo che il candidato alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sostenuto dal Pd, ha parlato di "superamento della legge Severino", dicendo di essere stato rassicurato in tal senso dallo stesso premier Matteo Renzi, Silvio Berlusconi alza la voce e invita a non votare a sinistra: "Sarebbe un voto perso". E ancora: "Se tutti i moderati votassero, sarebbe 7 a zero"

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Roma, 28 maggio 2015 - Dopo le anticipazioni della pronuncia della Cassazione - secondo cui la competenza, in merito alla legge Severino, è del giudice ordinario e non del Tar - e dopo che il candidato alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sostenuto dal Pd, ha parlato di "superamento della legge Severino", dicendo di essere stato rassicurato in tal senso dallo stesso premier Matteo Renzi, Silvio Berlusconi alza la voce e, in un'intervista a Radio anch'io, commenta: "Con me Renzi non lo fece". 

LA LEGGE SEVERINO - "Renzi può intervenire con una modifica alla legge Severino, cosa che non ha ritenuto di fare quando si è trattato di Silvio Berlusconi". Lo dice il Cavaliere a Radio anch'io, rispondendo a chi gli chiede di commentare la vicenda De Luca. "Io chiedevo - aggiunge - una cosa semplice, cioè di aggiungere una norma che dice che la presente legge si applica a fatti successivi alla sua entrata in vigore. Cosa addirittura pleonastica ma che è stata dimenticata e la legge Severino con me è stata applicata retroattivamente. Così - dice sempre il Cav - sono riusciti a farmi decadere dal Senato e rendermi incandidabile per sei anni. Tuttavia sto aspettando la Corte dei diritti di Strasburgo e spero che la sentenza verrà ribaltata".

L'APPELLO - Berlusconi invita a non votare a sinistra perché 'Un voto dato alla sinistra è un voto dato a questo governo e ogni persona di buon senso e buona volontà non può andare a votare e buttare via il voto".

GLI EX AMICI E I NUOVI AMICI - L'ex cav si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei suoi ex alleati: "Le uscite da FI di Fini, Alfano e Fitto - dice -? Sono tutti professionisti della politica", sono andati via "quando hanno cominciato a pensare al proprio tornaconto. Abbiamo sempre tirato un sospiro di sollievo", osserva l'ex premier. Quanto a Salvini "Entrerà nel nuovo progetto del centrodestra e ci sarà un programma comune". 

DIETRO FRONT SULLE PRIMARIE - Le primarie "non le escludo" aggiunge Berlusconi, "ma occorre che il Parlamento se ne interessi e faccia una legge apposita, perché così come sono fatte oggi sono manipolabilissime, come hanno dimostrato in vari casi". Ma il leader di Forza Italia per ora si tira fuori: "Io non ho intenzione per il momento di ricandidarmi", ha spiegato. "La mia età dà saggezza, dà serenità, non c'è bisogno - ha aggiunto - di essere ricandidato per fare quello che sto facendo ora: il suggeritore di tutti i moderati italiani in un progetto per la modernizzazione del Paese". Quanto al futuro leader, "salterà fuori - ha detto ancora l'ex presidente del Consiglio - Renzi è spuntato da sotto un cavolo".

PRONOSTICI - Alle Regionali ci saranno delle sorprese. Ne è convinto il leader di FI: "Il mio pronostico è che ci possono essere delle sorprese, tutte a nostro favore, non posso dire di più ma credo che ci saranno". "Se tutti i moderati andassero a votare vinceremmo 7-0". Il Cavaliere torna a ribadire di lavorare a un progetto per trasformare i moderati da maggioranza numerica a "maggioranza politica".