Mercoledì 24 Aprile 2024

Lega araba dichiara guerra al terrore: nasce un'unica forza militare. Altolà di Putin

Durante il summit dei paesi arabi a Sharm el Sheikh si è deciso di creare una forza militare congiunta ma Putin avverte: "La soluzione va cercata attraverso mezzi pacifici". La risposta del ministro degli Esteri saudita: "La Russia propone soluzioni pacifiche mentre continua ad armare il regime siriano"

Il presidente egiziano Al Sisi al summit di Sharm el-Sheikh (Afp)

Il presidente egiziano Al Sisi al summit di Sharm el-Sheikh (Afp)

Sharm el-Sheikh, 29 marzo 2015 - I Paesi della Lega araba si sono detti d'accordo nel creare una forza militare congiunta. Lo ha detto il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, al summit di Sharm el Sheikh. L'obiettivo è contrastare le minacce alla sicurezza regionale e combattere "gruppi terroristici". Al momento, una coalizione guidata dall'Arabia Saudita sta conducendo raid aerei contro le postazioni dei ribelli sciiti Houthi nello Yemen. Secondo funzionari egiziani, la struttura sarà formata da circa 40mila soldati d'elite e coadiuvata da caccia, navi da guerra e armatura leggera. "Il segretario generale della Lega araba, in coordinamento con il presidente del summit al Sissi - si legge nella risoluzione adottata dalla Lega araba - inviterà una delegazione di responsabili arabi, sotto la supervisione dei capi di Stato maggiore dei Paesi membri, che avrà un mese di tempo per studiare tutti gli aspetti di questa forza militare congiunta e per fare tutte le raccomandazioni su procedure, meccanismi e budget".

Sempre al termine del summit i Paesi della Lega araba hanno chiesto l'immediato ritiro dei ribelli sciiti houthi dalla capitale yemenita, Sanaa. Hanno anche chiesto che i combattenti si ritirino dalle istituzioni del governo e consegnino le armi alle autorità legittime. 

ALTOLA' DI PUTIN - Ma appena nata, la Forza comune araba ha già ricevuto una sorta di altolà da parte della Russia il quale, pur criticato da parte dell'Arabia saudita, è stato immediatamente recepito dalla Lega araba mettendo in chiaro che la «Kowa» (la forza comune) non interverrà in Siria. In un messaggio letto al vertice della Lega araba svoltosi a Sharm El Sheikh, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che "è impossibile lottare efficacemente contro il terrorismo senza la normalizzazione della situazione regionale", riferisce l'agenzia egiziana Mena. "Sosteniamo le aspirazioni degli arabi per un futuro prospero e per la soluzione di tutti i problemi che il mondo arabo affronta - ha aggiunto Putin -, attraverso mezzi pacifici, senza interferenze esterne".

Come riporta il sito e tweet della tv Al Arabiya, il ministro degli Esteri dell'Arabia saudita (Regno in contrasto con Mosca sulla questione siriana) ha reagito al messaggio sottolineando che "la Russia propone soluzioni pacifiche mentre continua ad armare il regime siriano".