Martedì 16 Aprile 2024

Le tecniche shiatsu, relax fisico e mentale

L'antica arte giapponese investe la sfera delle emozioni, favorendo lo sviluppo di un nuovo atteggiamento

Un trattamento shiatsu eseguito in un centro qualificato (Foto Liverani)

Un trattamento shiatsu eseguito in un centro qualificato (Foto Liverani)

Bologna, 24 settembre 2015 - Lo shiatsu punta a riequilibrare la persona. Il primo effetto immediato è il rilassamento. Domani in tutta Italia si celebra la giornata clou della settimana nazionale dello Shiatsu (www.infoshiatsu.it). La manifestazione è organizzata dalla Fisieo, la federazione che riunisce insegnanti e operatori (www.fisieo.it) riconosciuta dal ministero dello Sviluppo economico, presidente Dorotea Carbonara.

Scopo della manifestazione nazionale è di far conoscere lo shiatsu di qualità, vincolare l'operatore alla legge 4 del 2013 che è la cornice di riferimento e che prevede requisiti come l'assicurazione professionale e il curriculum formativo trasparente, un periodo minimo di formazione triennale (per un totale di 650 ore di lezione) più un significativo tirocinio pratico e regolari corsi di aggiornamento. Aspetti particolarmente importanti, perché se è vero che lo shiatsu non ha controindicazioni a differenza del farmaco convenzionale, ci possono essere problemi quando viene spacciato per un trattamento sanitario - conclude la presidente della federazione - i nostri operatori non si devono sostituire al medico.

L’antica arte giapponese (shi è il dito, atsu la pressione) stabilisce una particolare forma di contatto tra operatore e utente, un dialogo profondo non verbale. Smuove l’interiorità della persona. La risposta rappresenta uno stimolo al cambiamento, l’opportunità di una svolta. Per questo si tratta di una tecnica specifica, che non appartiene al mondo della fisioterapia e nemmeno a quello dell’estetica, e che richiede un cammino di studio particolare. Il movimento energetico permette di riattivare la propria vitalità.

Tra gli esempi di applicazioni cliniche dello shiatsu citiamo un'esperienza sui disturbi del comportamento alimentare come l'anoressia. L'insegnante e operatrice shiatsu Stefania Ferri, informa la federazione, si è inserita in un progetto pilota partito a Bologna nel 1996 in collaborazione con il prof. Emilio Franzoni (primario di neuropsichiatria infantile) e la dottoressa Anna Andreoli (responsabile del servizio di psicologia), nel quale lo shiatsu è stato inserito nelle attività (trattamenti individuali e lavoro di gruppo) dell’Ospedale S. Orsola di Bologna.

Le Istituzioni, la società civile e i media stanno lanciando campagne di sensibilizzazione sui temi dell’anoressia e della bulimia, disturbi che una volta erano tipici delle ragazze adolescenti, e che ora si presentano anche nei maschi, e talvolta insorgono precocemente, durante gli anni della scuola dell'obbligo.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale