Martedì 23 Aprile 2024

Le pagelle del Barcellona Suarez in venaIniesta, Rakitic e Busquets solito spettacolo

Paolo Franci Barcellona GELIDO con Guardiola alla vigilia, Leo Messi. Incendiario nei 180 secondi che cambiano la storia della semifinale, che pure il Bayern, principe che si fa operaio, aveva tenuto in piedi per 77' con coraggio e dedizione. La differenza, alla fine, l'ha fatta lui, Messi, variabile meravigliosa in una notte, l'ennesima, da leggenda, con la fuga di Neymar che chiude il conto qualificazione e infligge a Pep un'umiliazione eccessiva. Le tonnellate di retorica sul ritorno di Guardiola a Barcellona, contro «il mostro che lui stesso ha creato», ha scritto un giornale spagnolo rendono, ingiustamente, meno assordanti le assenze del Bayern. Non ci sono Robben, Ribery e Alaba: è come se Robin Hood si addentrasse nella foresta con l'arco, ma senza frecce. Eppoi Badstuber. Senza contare che Lewandowski s'è iscritto nel libro dei miracoli: frattura a naso e mascella appena otto giorni fa e in campo con una maschera alla Hannibal. Dall'altra parte Lucho' ha il meglio a disposizione per sfoggiare il suo mix esplosivo tra organizzazione tattica e genialità aliena del Magnifico Tridente. Nella notte in cui Guardiola sa che il suo Bayern principesco deve farsi operaio per le assenze, cerca di bruciare Lucho con una sorpresa, la difesa a tre Rafinha-Benatia-Boateng. Il primo quarto d'ora però, è il flagello dell'uno contro uno dentro al quale ballano felici Messi e Suarez meno Neymar, in ombra con il Barca che soffoca, pressa, attacca. Gli sbandamenti dei tedeschi producono un'occasione super firmata Suarez, che scappa in porta solo, ma se Neuer è il più grande al mondo un motivo c'è: parata pazzesca di piede. Pep ne fa tesoro e passa alla difesa a quattro, con il 4-3-1-2. Funziona il tandem Muller-Lewandowski, con il primo che buca spesso a destra. Da qui, assist perfetto per l'attaccante che la mette fuori a porta aperta. Se il Barca attacca e Messi è imprendibile, il Bayern, sì, fa calcio essenziale, si difende, ma pressa tosto e non rinuncia mai all'idea di far male, protetto da Neuer che, ancora di piede, fa un altro miracolo su Dani Alves. Nella ripresa Muller e Lewandowski danno fiato ai tedeschi e pungono: gran partita la loro. Dall'altra parte, s'accende Neymar, imbeccato da Messi, ma Neuer salva, mentre il pressing del Bayern cresce. Quando sembra che il Bayern abbia messo in scacco i blaugrana, arriva l'errore, grave, di Bernat. La palla persa che arriva a Messi è una sentenza per Neuer: angolino e 1-0 Passano tre minuti, la Pulce umilia Boateng e col tocco sotto firma un raddoppio meraviglioso. E, nel finale, la fuga killer di Neymar: 3-0.