Sabato 20 Aprile 2024

Le domande giuste

di Mario Arpino

Mario Arpino (Ansa)

Mario Arpino (Ansa)

LE IMMAGINI della collisione rimarranno a lungo nella memoria: per gli allibiti abitanti di quelle contrade, dimenticare non sarà facile. Tuttavia, mentre lo choc di primo impatto tende a riassorbirsi, si espanderanno le perplessità che ciascun cittadino giustamente si pone. Soprattutto se alimentate dal riaccendersi di quelle polemiche di natura ideologica che periodicamente affiorano nei confronti della stessa esistenza delle Forze Armate. Le trascuriamo, anche se, scorrendo i commenti del cosiddetto ‘popolo del web’, c’è da rabbrividire per la rozzezza dei sentimenti, delle idee, la profonda ignoranza, la mancanza di pietà e di rispetto delle Istituzioni che alcuni di essi inequivocabilmente sottendono. Legittimo è invece chiedersi quale sia lo stato di addestramento dei nostri equipaggi, il perché di questo tipo di missioni, a cosa servano i cacciabombardieri, chi sia deputato ad accertare le cause della tragedia. Va detto, a premessa, che i nostri velivoli da combattimento, ancorché di un’età media di 25-30 anni, svolgono un ruolo crescente nelle missioni internazionali approvate dal Parlamento e assegnate dal Governo. Dalla prima guerra del Golfo alla (criticabile) decisione di intervenire in Libia, fino alle operazioni in Bosnia, Kosovo e Afghanistan, la nostra politica estera si è spesso espressa anche attraverso il loro impiego. Le Forze Armate, quindi, dovendo dare risposta alle esigenze della politica, hanno il dovere di mantenere — sebbene ormai solo per piccoli numeri — il più alto livello addestrativo di uomini e donne. Era questo, appunto, che i due equipaggi dei Tornado stavano facendo nella loro missione: si tratta di persone serie, motivate, super-addestrate e frutto di una selezione il cui rigore, nelle nostre istituzioni, non ha eguali. Tuttavia, l’incidente c’è stato. Quando ciò accade, le indagini si svolgono nell’ambito di tre principali filoni: quello tecnico (la macchina), quello umano (l’organizzazione) e quello ambientale. L’indagine tecnica, che spetta all’Aeronautica Militare, mira alla prevenzione e ricerca il ‘perché è accaduto’. Quella della Magistratura, comunque dovuta, tende a individuare ‘di chi è la colpa’. L’accertamento dei fatti si ottiene solo quando c’è unità di intenti.

di Mario Arpino