La storia ignorata

di Cesare De Carlo

I GOVERNI americani e in particolare quello di Barack Obama sembrano non imparare nulla dalla storia. Non che la storia si ripeta esattamente nello stesso modo. Ma – ammoniva Henry Kissinger – a volte le analogie se colte in tempo ci impediscono di commettere nuovi errori. Per esempio in Afghanistan. Ieri, come si sa, un italiano è stato ucciso a Kabul. Era andato laggiù per aiutare non per combattere. Dunque difficilmente poteva essere considerato un nemico. Eppure è rimasto vittima della bomba di un kamikaze. E il portavoce dei talebani se n’è rallegrato. Se questo accade in un centralissimo hotel della capitale, figurarsi la situazione nel resto del Paese. 

E QUI si allacciano le analogie. Anche prima del dicembre 2011 quando le ultime truppe americane lasciarono l’Iraq, a Bagdad e altrove si erano avuti gravi attentati. Dal Congresso erano partiti moniti: Obama veniva scongiurato di ripensarci. I ricostituiti esercito e polizia non apparivano in grado di difendere la fragile pseudodemocrazia succeduta alla cacciata di Saddam Hussein. Ma Obama l’aveva promesso: ci ritireremo entro la fine del 2011. E nel vuoto di potere si inserirono dapprima Al Qaeda e poi l’Isis. Con le conseguenze prevedibili. In Afghanistan accade lo stesso. Anzi sarebbe già accaduto se Obama non avesse rinviato di un anno, dalla fine del 2014 alla fine del 2015, il ritiro degli ultimi diecimila soldati. (Il contingente italiano è sceso a 800). Invano il neopresidente afghano Ghani lo ha implorato di rinviare la scadenza se non altro per il fatto che comunicare al nemico quando te ne andrai non è mai una garanzia di successo. Obama non si è smosso: l’intervento terminerà «prima della fine della mia presidenza». Sa di poter contare su un’opinione pubblica stanca e concentrata di nuovo su una crescita più lenta del previsto. In effetti quella guerra dura da 14 anni, più che in Vietnam. E come il Vietnam e l’Iraq, è una delle molte incompiute guerre americane. Non perse ma nemmeno vinte. E perché? Perché sono state combattute male. In Iraq e in Afghanistan Rumsfeld rispolverò la sciagurata strategia dell’escalation praticata da McNamara in Vietnam ma rifiutata da Colin Powell nel Golfo. E sono finite come in Vietnam.

di Cesare De Carlo