Giovedì 18 Aprile 2024

LA RESA DELLO STATO

TOR Sapienza vietata ai minori. Poco importa se così si rischia di dare legittimità politica alle bombe carta, non alla protesta, agli incappucciati, alla violenza organizzata, a chi ha dato l’assalto...

BNDSANI_WEB

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TOR Sapienza vietata ai minori. Poco importa se così si rischia di dare legittimità politica alle bombe carta, non alla protesta, agli incappucciati, alla violenza organizzata, a chi ha dato l’assalto al Centro che fino a ieri mattina ospitava 81 persone. Una supplica, per carità: abituiamoci a chiamarle così, persone, non neri, immigrati, migranti, gialli, bianchi, o rossi che siano. La decisione di allontanare dall’occhio del ciclone i 45 ragazzi provenienti da mezzo mondo, fra loro c’erano pure alcuni italiani, dopo l’ennesimo tentativo di attacco che ha provocato pesanti danni alle infrastrutture del Centro di accoglienza, può avere risvolti assai preoccupanti, nelle ore in cui le periferie si rivoltano e la politica appare dove non si è mai vista in precedenza, miracolosamente richiamata dalle telecamere dei tigì. È già una sconfitta dello Stato, che non cede semplicemente agli umori della piazza, ma qualcosa di assai pericoloso. Lasciarsi sopraffare dalla bile di un quartiere che è lo specchio del degrado da quando è nato seguendo linee di sviluppo dissennate, rischia di propagare il contagio alle zone critiche delle nostre città e innescare un effetto domino catastrofico. La Digos romana sta indagando negli ambienti della destra da stadio, la stessa ha già messo a ferro e fuoco aree vaste della capitale e dato l’assaltato a commissariati di polizia. Non crede che i semplici abitanti del quartiere, per quando esasperati, siano in grado di organizzare incursioni paramilitari, che possano armarsi di bombe carta, veri ordigni esplosivi.

SE DAVVERO il ministro degli Interni Alfano, il prefetto Pecoraro e il questore De Angelis, che ieri sera si sono incontrati al Viminale per «fare il punto della situazione», hanno pensato per un solo istante all’eventualità di trasferire non solo i minorenni da Tor Sapienza, ma anche i 38 adulti rimasti, saremmo a un passo dal classico punto di non ritorno, pronti a consegnare le nostre città ai violenti. O alla alla criminalità, se preferite, a grassatori e spacciatori che avrebbero tutto da guadagnarci se il Centro fosse chiuso, perché si spegnerebbero finalmente i riflettori, polizia e carabinieri salirebbero sui loro mezzi per tornare da dove sono venuti.