«L'elicottero porto via un pacco» Domnica e i misteri di quella notte

Cristina Rufini GROSSETO I MISTERI della Concordia, di quella maledetta notte del 13 gennaio 2012, non finiranno mai. I racconti fiume di Domnica Cemortan — la ex amante del comandante Francesco Schettino — stanno inondando trasmissioni tv e giornali: dalla suggestiva salita al ponte 11 dopo la dichiarazione dell’abbandono nave all’arrivo alla James Bond di un elicottero per prelevare un «pacco» voluminoso «preso dalla nave e poi trasportato (chissà dove?) da un elicottero che raggiunse l’Isola del Giglio — ha raccontato Domnica in una trasmissione Mediaset — come mi ha detto un ufficiale che lavorava con Schettino, che è ancora in Costa». Mah. Chissà mai cosa c’era in quel pacco? E da dove era stato prelevato con così tanta premura mentre un transatlantico con quattromila persone stava affondando? DOMNICA e Schettino — secondo il processo — si sono trovati al ristorante alle 21.15. «Lo raggiunsi per un dolce», ha raccontato la biondina. Poi l’arrivo in plancia dove «mi invitò a salire con lui», poco dopo le 21.30. «Rimasi sull’ingresso della plancia in una zona buia». Dopo la collisione l’ex ballerina andò nella cabina del comandante, la 8501, dove aveva lasciato la sua valigia. «Ero vestita da sera. Volevo prendere qualcosa di più comodo e caldo. Vidi il giacchetto blu del comandante e lo presi, così come il suo computer». Nel delirio dell’abbandono dato in ritardo, la decisione di Schettino di salire al ponte 11 con Domnica e Onorato. «Guardava intorno e in alto, impaziente — ha rivelato la biondina — come se stesse aspettando qualcosa. Poi una nuova telefonata e la decisione di ridiscendere perché i piani erano cambiati». Qui le strade di Domnica e di Schettino si dividono. Entrambi se ne vanno dalla nave con una scialuppa, dal ponte 3, ma separatamente. Intorno a mezzanotte. Si incontreranno di nuovo al Giglio dove lei gli consegna il computer. Nel frattempo, l’elicottero misterioso si sarebbe avvicinato all’isola per prelevare il «pacco» e portare via con sé il segreto della Concordia. «L’ho detto più volte ai magistrati che eravamo saliti al ponte 11 — ha sottolineato la Cemortan — ma loro hanno cambiato domanda». Pare non sia vero. I PM grossetani avrebbero riascoltato la registrazione dell’interrogatorio e alle richieste di spiegazioni del sostituto Maria Navarro su che cosa stessero aspettando al ponte 11, «la Cemortan tergiversò e non disse niente di quanto dichiarato ora. E non ci sono tracce di elicotteri diversi da quelli dei soccorsi». Peraltro il procuratore Francesco Verusio ha aggiunto che «dai tabulati telefonici di Schettino non sono emersi utenti che facciano pensare a una simile ipotesi». «Quella notte ci furono solo 9 elicotteri dei soccorsi e niente altro», ha tagliato corto Roberto Galli, comandante della Municipale isolana. Una ricostruzione suggestiva? Fantasiosa? Fuori luogo se così fosse, considerando che stiamo parlando di una vicenda in cui 32 persone hanno perso la vita.