Sabato 20 Aprile 2024

Juncker: "Prima di Natale piano di investimenti da 300 miliardi"

Il Parlamento europeo ha dato l'ok alla nuova Commissione europea. Il neo presidente in precedenza aveva illustrato all'Europarlamento i piani del suo esecutivo

Jean-Claude Juncker (Ansa)

Jean-Claude Juncker (Ansa)

Strasburgo, 22 ottobre 2014  - Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla nuova Commissione Ue guidata dall'ex premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker. L'esecutivo europeo per i prossimi cinque anni ha ottenuto 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astensioni su un totale di 699 voti. In sostanza ha raccolto tutti i voti del Partito Popolare europeo, una maggioranza di quelli dei socialdemocratici (con l'eccezione di qualche delegazione nazionale) e buona parte dei liberali dell'Alde. Hanno votato contro invece i Verdi europei, la Sinistra Unitaria e il gruppo degli euroscettici di Nigel Farage. Conservatori e riformisti hanno scelto l'astensione. 

Juncker ha spiegato che gli piacerebbe vedere assegnata all'Europa "la tripla A sociale", ovvero il miglior giudizio possibile (nel rating del rischio sul debito) sulle sue politiche sociali. E ha anticipato che "prima di Natale" presenterà il "pacchetto ambizioso di investimenti" da 300 miliardi di euro per rilanciare occupazione e crescita. Un programma di investimenti, ha spiegato, a cui tiene molto e i tentativi per sviarlo "non sortiranno alcun effetto". 

Il programma, ha avvertito Juncker, "non può essere finanziato con nuovo debito" e sarà presenatto prima di Natale, con un'accelerazione rispetto alla scadenza di fine gennaio. "Le economie che non crescono non creano neanche occupazione, e la creazione di posti di lavoro è una priorita'", ha ribadito l'ex premier lussemburghese. 

Juncker ha aggiunto che l'Ue deve fare di più anche su altri fronti, ovvero l'epidemia di ebola, la minaccia dei jihadisti dello Stato Islamico in Iraq e Siria e l'ondata migratoria che arriva da tutto il Mediterraneo. In particolare, la reazione europea alla crisi scatenata dall'epidemia di ebola "non è stata all'altezza" della gravità della situazione: "Ho l'impressione che finché ha colpito solo l'Africa non abbiamo fatto niente e siamo intervenuti solo quando c'è stato il rischio di una diffusione del virus in Europa". 

Adesso, dopo aver ottenuto l'avallo del Parlamento, la nuova Commissione -il cui insediamento rischiava di slittare nella partenza per le perplessità su alcuni dei 28 commissari- prenderà le redini dell'Ue a partire dal primo novembre, a conclusione dei 10 anni di mandato del presidente attuale, José Barroso. 

Per l'Italia, un incarico di rilievo è stato assegnato a Federica Mogherini come responsabile della politica estera e di sicurezza dell'Ue. La priorità della nuovo Commissione deve essere quella di "lavorare insieme": solo così, secondo la nuova Lady Pesc, l'Europa potrà affrontare le numerose sfide internazionali che ha davanti. Da notare infine che, secondo Juncker, è improbabile ci saranno nuovi ingressi nell'Ue nei prossimi cinque anni.