Berlino, 27 novembre - "Ho fatto la scelta di non sanzionare i Paesi in difficoltà" così il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, in un'intervista concessa alla Sueddeutsche Zeitung e altri quotidiani europei.
Juncker sembra evocare le situazioni d'Italia e Francia, pur senza citare esplicitamente alcun Paese. Il presidente assicura che gli Stati membri in difficoltà con le regole di budget non saranno sanzionati per eventuali violazioni del patto di stabilità e crescita.
Domani la commissione darà le sue valutazioni sui bilanci sottoposti dagli Stati dell'eurozona. "Ma la decisione finale sulle conseguenze l'abbiamo spostata a marzo, aprile", ha spiegato Juncker: "Ai Paesi non piacciono le lezioni". Sarebbe stato facile comminare sanzioni già adesso, ha commentato ancora l'ex premier lussemburghese, ma la commissione ha deciso di lasciare che i Paesi possano chiarire da soli come rimetteranno a posto i propri bilanci.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro