Mercoledì 24 Aprile 2024

L'INTERVISTA / Il bersaniano Zoggia: cento contro il leader, stop ai diktat

L'esponente Dem promette battaglia inParlamento e guarda alle Regionali: rischiamo il flop

Davide Zoggia nella sede nazionale del Partito Democratico (Ansa)

Davide Zoggia nella sede nazionale del Partito Democratico (Ansa)

Roma, 15 aprile 2015 - "SIAMO in cento contro la chiusura di Renzi rispetto all’Italicum e credo che questo clima di divisione interna che proponiamo anche all’esterno non faccia bene alle elezioni...". Davide Zoggia, bersaniano di ferro, a poche ore dalla riunione redde rationem tra sinistra Pd e renziani sulla nuova legge elettorale, non vede grandi spiragli. "L’ultimatum che ha lanciato Renzi poche ore fa ('Non stiamo giocando a Monopoli', ndr) certo non aiuta. Non riesco a capire come Renzi non colga che questo clima ci danneggia anche a livello elettorale: presentarci alle regionali così divisi e litigiosi, di certo non giova". Eppure, pare proprio che Renzi sia intenzionato ad andare fino in fondo, anche ricorrendo alla fiducia... "Ecco, la fiducia sarebbe una caduta. E non di stile. Sarebbe un errore politico. Da parte nostra, proveremo fino all’ultimo a lasciare aperte le porte alla mediazione. Area Riformista ha fatto un lavoro molto importante sull’Italicum, non tenerne conto è un errore, noi siamo disponibili e speriamo lo sia anche Renzi, abbiamo anche deciso di non fare filibustering in commissione...". Dicono che Renzi, visti i sondaggi in calo, voglia incassare la nuova legge elettorale per poi andare alle urne "Io non ci credo, con le riforme siamo a metà del cammino, sarebbe un errore tattico vanificare questo sforzo politico fatto finora. Poi, approvare una legge elettorale con molti contrari (abbiamo perso anche Forza Italia) di certo non è un buon viatico per le possibili elezioni politiche a cui – lo voglio sottolineare – io non credo. Comunque, noi alla riunione del gruppo non cercheremo lo scontro, faremo al massimo due interventi e ascolteremo il segretario". E se Renzi, alla fine, decidesse di non mettere la fiducia, voi come avete intenzione di comportarvi in Aula? "Daremo battaglia, una battaglia parlamentare vera, di quelle che si possono vincere o che si possono perdere; sono queste le regole del gioco. E, alla fine, spero che davvero finisca così, che si lasci al parlamento la possibilità di decidere, anche in modo di non lasciare strascichi politici interni di nessun tipo. In Aula si vince o si perde, poi di nuovo tutti uniti...". E se invece sarà fiducia... "...allora la lacerazione sarà inevitabile". Sta parlando di scissione? "No, non ne parlo e non ci credo. Ma è anche vero che se Renzi dovesse andare avanti come se noi non esistessimo, allora le conseguenze politiche ci saranno. Di certo, dopo le Regionali, dovremo fare un’attenta analisi del nostro peso dentro il partito, non prima".