Giovedì 25 Aprile 2024

Zimbabwe, uccisi due italiani in una riserva di caccia

Le vittime sono Massimiliano e Claudio Chiarelli, entrambi residenti in Zimbabwe. Potrebbero essere stati scambiati per bracconieri

Massimiliano e Claudio Chiarelli, i due italiani uccisi nello Zimbabwe (Facebook)

Massimiliano e Claudio Chiarelli, i due italiani uccisi nello Zimbabwe (Facebook)

Roma, 14 marzo 2016 - Tragedia in Zimbabwe dove due italiani, padre e figlio, sono stati uccisi nel parco nazionale di Mana Pools. I due, secondo una prima ipotesi non ancora confermata, sarebbero stati scambiati per dei bracconieri all'interno della riserva di caccia e uccisi dalle guardie del parco.

La notizia, riportata su 'Il Mattino di Padova', è stata confermata dalla Farnesina, la quale sottolinea che l'episodio è avvenuto in "circostanze ancora da chiarire". Le vittime sono Claudio Chiarelli, nato nel 1950 e Massimiliano nato a Harare nel 1987. I due sono originari di Padova, ma da anni erano residenti in Zimbabwe. Il padre era un operatore turistico e lavorava come guida di safari professionista.

LA DINAMICA - "Claudio Chiarelli e alcuni colleghi erano in giro nel parco con una unità anti-bracconaggio, quando un ranger comparso dal nulla ha sparato contro di loro mentre erano in piedi, fuori dalla loro auto", ha riferito Emmanuel Fundira, capo della Safari Operators Association che opera in Zimbabwe. "Siamo consapevoli che si tratta di un caso di scambio di persona", ha aggiunto Fundira parlando con la France Press. 

IL LEONE CECIL - Lo Zimbabwe è diventato negli ultimi anni una delle mete più gettonate per chi ama il contatto con la natura o per chi è appassionato di caccia. Ad agosto la morte del leone Cecil per mano di un bracconiere, aveva scatenato l'ira degli animalisti.