Mercoledì 24 Aprile 2024

Israele è una polveriera: uccisi 6 palestinesi. L'ira di Hamas: "Liberare Gerusalemme"

Uccisi sei ragazzi palestinesi, mentre il il leader islamista Haniye lancia l'appello: "Liberare Gerusalemme". Nella mattinata un diciassettenne accoltellato a Gerusalemme, un israeliano ferisce quattro arabi a Dimona. La condanna di Netanyahu

Scontri a Gerusalemme (Lapresse)

Scontri a Gerusalemme (Lapresse)

Tel Aviv, 9 ottobre 2015 - Israele è una polveriera. Continuano gli attacchi dalla sponda palestinese, arrivano le prime rappresaglie israeliane. Che il premier Netanyahu condanna "fermamente". Il bilancio di sangue di oggi però è di quelli tremendi: 6 i palestinesi uccisi oggi dal fuoco israeliano, che ha provocato inoltre decine di feriti negli scontri vicino alla frontiera con Gaza. Si tratta delle prime vittime nell'escalation di violenze che ha colpito Gerusalemme Est e la Cisgiordania. Scontri che sono arrivati mentre il leader di Hamas a Gaza ha definito Intifada le violenze che hanno colpito la Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est annessa. E ha sollecitato ulteriori violenze. Ahmed al Hirbawi, Shadi Dawla, Abed al Wahidi e Nabil Sharaf, tutti 20enni, sono stati uccisi quando i soldati hanno reagito aprendo il fuoco dopo che i giovani avevano lanciato pietre contro di loro nella frontiera comune a est di Khan Yunis. Lo hanno riferito fonti sanitarie di Gaza. 

Mohammed al Raqab, 15 anni, e Adnan Abu Alian, 20, sono stati uccisi in scontri analoghi a est di Gaza City. Fonti sanitarie hanno riferito che altri ottanta palestinesi sono stati feriti, dieci dei quali in modo grave. Una portavoce delle forze armate ha riferito che duecento palestinesi si sono avvicinati alla barriera di sicurezza lanciando sassi e bruciando copertoni in direzione delle forze di sicurezza.

Secondo quanto riferito dal portavoce militare, gli scontri sono ancora in corso dopo che circa 200 palestinesi si sono avvicinati alla frontiera tirando pietre e facendo rotolare pneumatici incendiati verso le forze di sicurezza. Queste, ha spiegato, "hanno risposto sparando verso i principali istigatori per impedire loro di avanzare e disperdere" i manifestanti. Netanyahu in mattinata aveva condannato l'attacco del 17enne israeliano contro 4 "arabi innocenti" a Dimona. assicurando che "le autorità  perseguiranno chiunque compia violenza e violi la legge, a prescindere da quale parte la compia". 

INTIFADA - Le morti palestinesi hanno fatto tristemente seguito all'appello (anch'esso tristemente sanguinario) del premier islamista a Gaza, Ismail Haniye, che ha chiesto di aumentare l'ondata di aggressioni palestinesi per trasformare l'azione in una Intifada con l'obiettivo di "liberare Gerusalemme", "Confermo che Gaza appoggia la battaglia per Gerusalemme e per (la moschea di) al-Aqsa e appoggia l'Intifada benedetta nonostante il dolore, il blocco e le cospirazione", ha detto Haniye, in un discorso durante la preghiera musulmana del venerdì in una delle principali moschee di Gaza. "La battaglia per Gerusalemme è la battaglia di Gaza e l'Intifada della Cisgiordania è l'Intifada del nostro popolo", ha aggiunto, prima di sottolineare che il suo movimento, Hamas, "farà sempre il dovuto per appoggiare" il popolo. Il gruppo islamista Jihad Islamica ha già fatto appello da Gaza a sollevare un'altra Intifada

GLI ATTACCHI PALESTINESI - Dopo gli attacchi dei giorni scorsi, oggi intanto un attentato è stato sventato alla stazione centrale dei pullman di Afula, nel nord del Paese. Una donna ha cercato di accoltellare una guardia, ma è stata colpita dalle forze di sicurezza israeliane e ferita gravemente. Poche ore prima, un adolescente ultraortodosso è stato accoltellato a Gerusalemme ed è rimasto leggermente ferito. Lo riferiscono i media israeliani, precisando che l'aggressione è avvenuta su Shaul Hanavi Street, a nord della Città Vecchia. L'aggressore è stato bloccato. Sempre questa mattina, poliziotto è stato leggermente ferito con un coltello da un palestinese all'ingresso occidentale di Kiryat Arba, grosso insediamento ebraico alle porte di Hebron. Anche in questo caso, l'assalitore è stato colpito e arrestato. Mercoledì, sempre nella stessa zona, un 25enne israeliano era stato gravemente ferito in un attacco.

LE RAPPRESAGLIE - Agli attacchi con il coltello palestinesi seguono le rappresaglie israeliano. Nel sud del Paese, a Dimona, nel deserto del Negev, quattro persone, arabi-israeliani o palestinesi, sono stati feriti con un coltello da un israeliano. E' il primo attacco compiuto da un ebreo contro arabi-israeliani o palestinesi, da quando è cominciata l'ondata di aggressioni di questo genere contro gli israeliani. La polizia ha parlato di "arabi" feriti, un'espressione che si puòriferire tanto agli arabi-israeliani che a quelli palestinesi. I tre sono stati tutti pugnalati nelle vicinanze di una scuola locale e comunque hanno riportato ferite non lievi. Poco prima la polizia aveva trovato un beduino a terra, in una strada della città. La vittima è riuscita a dare una succinta descrizione dell'aggressore e poco dopo la polizia ha arrestato un israeliano. Che si è difeso sostenendo che "tutti gli arabi sono terroristi". Nel giro di un'ora, la polizia del Negev, ha reso noto di altre tre aggressioni: due delle vittime sono riuscite a recarsi loro stesse al commissariato locale per denunciare l'accaduto.