Giovedì 18 Aprile 2024

La propaganda dell'Isis sul web sfrutta le immagini di un film porno ungherese

I jihadisti hanno estrapolato scene, di fiction, di uno stupro di donne musulmane da parte di militari da una pellicola pornografica ungherese, e le hanno diffuse sul web con la scritta: "basta fratelli che muoiono, basta sorelle che soffrono". Il Dipartimento di Stato Usa ha smascherato l'inganno

Un convoglio di pickup con a bordo uomini armati e bandiere nere dell'Isis (Ansa)

Un convoglio di pickup con a bordo uomini armati e bandiere nere dell'Isis (Ansa)

Londra, 24 novembre 2014  - I jihadisti dello Stato islamico hanno utilizzato alcune immagini di un film pornografico ungherese per la loro propaganda, estrapolando alcune scene di abusi su donne musulmane per manipolare le informazioni sui media online a loro profitto. Le immagini in questione, fatte circolare su internet, mostrano una donna che subisce un stupro da un gruppo di uomini in uniforme militare, e sono accompagnate dalla scritta: "basta fratelli che muoiono, basta sorelle che soffrono".  

Ma il dipartimento di Stato Usa - riferisce il quotidiano britannico The Independent - ha subito denunciato l'inganno dell'Isis, il gruppo che pretende di essere "l'unico salvatore di milioni di musulmani sunniti contro i macellai dell'esercito iracheno-siriano". Le immagini, ha fatto sapere la diplomazia di Washington, sono una totale finzione e fanno parte di una pellicola pornografica ungherese.  L'appropriazione indebita delle immagini è ora sotto la lente d'ingrandimento degli esperti statunitensi, gli stessi che in passato hanno esaminato altri tentativi di propaganda dell'Isis sul web come le immagini di crocefissioni.    

ISIS, GIUSTIZIATE TRE DONE SPIA  A MOSUL - I miliziani dello Stato islamico hanno giustiziato tre donne di Mosul, condannate alla pena capitale con l'accusa di essere agenti dei servizi segreti iracheni. Lo ha riferito una fonte locale, precisando che le donne uccise avevano un'età compresa fra i 30 e i 40 anni. In mattinata un'altra fonte aveva riferito all'emittente locale "Al Sumaria" che il gruppo jihadista starebbe trasferendo decine di detenuti da Mosul verso al Raqqa, in Siria.

I CURDI AVANZANO A KOBANE - I combattenti curdi la scorsa notte sono riusciti a conquistare nuovo terreno nella cittadina curdo-siriana di Kobane, nel nord della Siria, dove da metà settembre combattono contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis). Lo ha affermato l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh) precisando che gli uomini delle Ypg (Unità curde di protezione del popolo) sono avanzati in direzione est e nord est di questa città alla frontiera con la Turchia.  "Almeno 18 membri dell'Isis sono stati uccisi negli scontri ed anche un certo numero di combattenti curdi", ha dichiarato all'Afp il suo direttore Rami Abdel Rahman, parlando dell'utilizzo di artiglieria pesante da entrambi le parti.  I jihadisti e i combattenti curdi si dividono Kobane è a seguito dell'offensiva dell'Isis lanciata tre mesi fa. Dopo averla fermata, i curdi sono riusciti a riprendere una parte del terreno perduto, grazie all'aiuto della coalizione guidata dagli Stati Uniti e dai rinforzi di combattenti curdi giunti dall'Iraq.