Martedì 23 Aprile 2024

Isis, appello della moglie di Henning: "Guardate nei vostri cuori e liberatelo"

La moglie di Alan Henning, il tassista britannico ostaggio dei militanti dello Stato islamico, si è rivolta ai miliziani sunniti. Sunday Times: "Obama pronto a usare truppe di terra in Siria"

Nel video dell'uccisione di Sotloff, il boia mostra la prossima vittima Alan Henning (Olycom)

Nel video dell'uccisione di Sotloff, il boia mostra la prossima vittima Alan Henning (Olycom)

Londra, 21 settembre 2014 - Nonostante lo abbia ripetutamente escluso Barack Obama dovrà inviare "truppe sul terreno" in Siria se vorrà effettivamente riuscire a "degradare e distruggere" i jiahdisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) non solo in Iraq. Questa la posizione espressa dal deputato repubblicano Peter King al Sunday Times dopo essere stato aggiornato dai vertici del Pentagono sulla strategia contro Isis. Secondo King, membro della commissione Sicurezza Interna e presidente della subcommissione anti-terrorismo e intelligence della Camera, l'Occidente si troverà ad affrontare "una lunga e dura guerra" contro l'Isis. Per questo Obama starebbe tornando indietro sulla sua scelta di non usare truppe di terra dopo che i suoi consiglieri militari, dal capo di Stato maggiore della Difesa, Martin Dempsey, a quello dell'esercito, Ray Odierno, gli hanno fatto capire che serviranno. 

"Il presidente sta per andare oltre rispetto a quanto aveva pensato di dover fare", ha proseguito King al domenicale britannico, elogiando la scelta del presidente di schierare un totale di 2.000 soldati in Iraq. Un contingente al quale si dovranno aggiunge agenti della Cia e delle forze speciali per il deputato: "Dovremmo in sintesi mettere più paura possibile a Isis, usando ogni arma a nostra disposizione"

APPELLO DELLA MOGLIE DI HENNING - Intanto la moglie di Alan Henning, il tassista britannico ostaggio dei militanti dello Stato islamico, ha fatto un aappello per la sua liberazione. La donna ha supplicato i militanti islamici di "guardare nei loro cuori" e di rilasciarlo, scrive la Bbc. Il cooperante britannico, 47 anni, padre di due ragazzi,  è stato sequestrato dagli jihadisti durante una missione di aiuto in Siria lo scorso dicembre e minacciato di morte nel video, trasmesso la settimana scorsa, che mostra la decapitazione del terzo occidentale, il cooperante scozzese David Haines. La signora Henning ha detto di aver inviato il messaggio ai militanti islamici, ma di non aver ricevuto alcuna risposta.

RAID USA IN IRAQ - Tra venerdì e sabato gli Stati Uniti hanno condotto cinque attacchi aerei in Iraq contro i militanti dello Stato islamico. Uno dei raid è stato effettuato nella zona sudovest di Baghdad e ha distrutto una barca dello Stato islamico che trasportava rifornimenti lungo il fiume Eufrate. Gli altri quattro sono stati compiuti invece a nordovest di Haditha, prendendo di mira veicoli con armi, posti di blocco e avamposti con guardie. Salgono così a 183 gli attacchi aerei compiuti dagli Stati Uniti in Iraq da quando questo tipo di azione militare è cominciata lo scorso 8 agosto. 

ANCHE LA RUSSIA PRONTA A COLPIRE - Anche la Russia sarebbe pronta a partecipare all'azione internazionale contro i jihadisti. E' quanto è emerso nel corso di una telefonata tra il ministro degli Esteri Serghei Lavrov e l'omologo americano John Kerry, in cui i due hanno discusso delle "potenziali forme di azione contro Isis". Lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca. Nella telefonata, rende noto Mosca, Lavorv ha sottolineato con Kerry "la necessità di rispettare severamente lo statuto Onu, le norme del diritto internazionale e l'incondizionato rispetto della sovranita' siriana durante l'applicazione dei piani della coalizione a guida Usa, che include l'uso della forza". 

SIRIA, CITTA' CURDA KOBANE' ASSEDIATA DA ISIS - Kobanè, terza città curda della Siria, è stata "totalmente assediata" dai terroristi dello Stato islamico. Lo sostiene il direttore dell'osservatorio per i diritti umani Rami Abdel Rahmane, secondo il quale i jihadisti, che hanno preso più di 60 villaggi nella regione da martedì scorso, "sono avanzati ulteriormente e si trovano a una decina di chilometri dalla citta'". Lanciando l'assalto a Kobanè, l'Isis vuole garantire la continuità territoriale su una vasta porzione del confine tra Siria e Turchia.

ONU: IN TURCHIA 70MILA PROFUGHI SIRIANI - Sono circa 70 mila i profughi curdi siriani in fuga davanti all'avanzata dell'Isis che si sono rifugiati in Turchia. Lo ha reso noto l'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati che, in una nota, assicura che "l'Unhcr sta rafforzando il suo intervento per aiutare il governo turco a fare fronte all'arrivo di circa 70mila siriani, fuggiti in Turchia nelle ultima 24 ore".

GIORDANIA: 11 ARRESTI - Intanto le autorità giordane hanno arrestato 11 jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) che hanno confessato di progettare attentati nel regno. Lo riferisce una fonte delle sicurezza di Amman. Gli 11, ha aggiunto, hanno "ammesso i loro legami con la guida di 'Daesh' (una delle locuzioni arabe per indicare Isis) in Siria e che erano stati incaricati di effettuare operazioni terroristiche in Giordania colpendo obiettivi vitali" in Giordania.

MILANO - L'Islam dice no al terrorismo e all'Isis: manifestazione e fiaccolata a piazza Affari (FOTO).