Isis, nuovo video choc: bambini di 10 anni addestrati a uccidere. Ramo al Qaeda in Yemen rompe con al Baghdadi

Nel filmato si vedono bambini kazaki, figli dei "nuovi combattenti", che vengono addestrati all'uso del kalashnikov. Riappare John Cantlie e svela raid Usa per liberarlo fallito. Egitto, manifestanti pro Isis cantano per la "grande rivoluzione islamica" annunciata dal Fronte salafita per il prossimo 28 novembre. Olanda, madre coraggio salva figlia dagli estremisti del califfato, ma la giovane è arrestata al ritorno in patria

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Damasco, 21 novembre 2014  - Con un nuovo video l'Isis sconvolge il mondo: un gruppo di bambini kazaki, figli di quelli che vengono definiti "nuovi combattenti", vengono addestrati a usare i kalashnikov e a combattere al grido di 'Allah u Akbar'. "Sarò uno di quelli che vi sgozzerà, kafiri", dice un bimbo di circa 10 anni alla fine della sequenza di circa 15 minuti rilanciata dal Site.

ISIS INSISTE: NOSTRA BANDIERA SU ROMA  - L'Isis insiste e nel quinto numero del suo magazine "Daqib" minaccia ancora che la sua bandiera verrà piantata a Roma, simbolo del cristianesimo. L'ultimo numero della rivista è in gran parte dedicato all'espansione dello Stato islamico, dal Sinai egiziano fino alla Libia. Vengono rivendicati come un effetto "diretto dell'appello del Califfo" al Baghdadi i recenti attacchi in Canada e Australia. In conclusione un articolo di John Cantlie, "cosa farei se fossi il presidente Usa".

CANTLIE DI NUOVO IN VIDEO SVELA RAID FALLITO PER LIBERARLO - Isis torna ad usare il suo ostaggio-propagandista di fiducia, il giornalista britannico John Cantlie. Nel sesto video della serie "lend me your ears (prestatemi ascolto) Cantlie rivela che gli Usa misero a punto a luglio un raid improvvisato per liberare lui e gli altri ostaggi in mano al 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi e ribadisce che il governo britannico lo ha "abbandonato". Lo riferisce l'israeliano Yedioth Aharonoth.

LA PENISOLA ARABICA ROMPE CON L'ISIS  - Dopo che a sorpresa il 16 settembre al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi, Nordafrica) e il ramo nella Penisola Arabica (Aqpa, Yemen), annunciarono dimettere da parte le divergenze con Isis, Aqpa ha oggi ripudiato il leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al Baghdadi. A causare la rottura la dichiarazione audio rilasciata la scorsa settimana da Al Baghdadi, che il Califfato, costituito il 29 giugno in Iraq e Siria, avrebbe incluso anche lo Yemen. Operazione bollata come del tutto ilegittima, riferisce la Cnn, in un video di uno dei massimi leader religiosi della formazione, Harith bin Ghazi al-Nadhari, in quello che è un significativo colpo inflitto alle ambizoni di Isis di unire tutte le anime jihadiste.

"Non vogliamo parlare dell'attuale contesa e sommossa in Siria, tutta via i nostri fratelli di Isis ci hanno sorpreso con diversi passi, incluso il loro annuncio dell'espansione del loro califfato in un certo numero di Paesi su cui non hanno il controllo e che ora considerano loro provincie", ha dichiarato Al-Nashari, che ha anche denunciato come "lo Stato Islamico si sia spinto troppo oltre nello spargere il sangue inviolabile (quello di altri musulmani, in particolare sunniti) con la scusa di espandere ed allargare il potere di Isis". Il religioso ha quindi concluso riaffermando la fedeltà di Aqap all'attuale n.1 di al Qaeda, il medico egiziano Ayman Al Zawahiri e al leader dei talebani afghani, il mullah Omar. 

EGITTO, MINIFESTANTI PRO ISIS - Un gruppo di manifestanti islamisti ha intonato al Cairo slogan a favore dello Stato islamico. Lo riferisce il quotidiano locale "al Shrouq", precisando che uno dei presenti ha sventolato la bandiera del gruppo jihadista guidato da Abu Bakr al-Baghdadi, nel quartiere di al Mataria. Secondo la stampa egiziana, le manifestazioni odierne sono da considerarsi preludio della "grande rivoluzione islamica" annunciata dal Fronte salafita per il prossimo 28 novembre. 

OLANDA, MADRE CORAGGIO LIBERA FIGLIA DALL'ISIS, MA LA GIOVANE FINISCE IN CARCERE - Un tribunale di Maastricht, nel sud dell'Olanda, ha confermato la carcerazione della ragazza olandese "salvata" dalla madre, che è andata a prenderla in Siria dopo il matrimonio con un jihadista dell'Isis. La 19enne nota con il nome di "Aisha", al suo arrivo in Olanda mercoledì con la madre Monique, era stata arrestata per reati contro la sicurezza pubblica": deve rispondere di accuse di terrorismo.  "Oggi il giudice ha rivisto l'ordine di custodia cautelare di Aisha e ha concluso che era legale", ha dichiarato un portavoce del tribunale, Marc Bax, ai giornalisti al termine della breve udienza. Una nuova udienza è prevista martedì per decidere se la giovane, che si chiamava Sterlina prima di adottare il nome arabo - dove essere detenuta per altri 14 giorni e possibilimente incriminata.  Circa 130 jihadisti olandesi sono andati in Siria a combattere, 30 sono già rimpatriati e 14 sono stati uccisi nei combattimenti, secondo gli ultimi dati dei servizi di intelligence olandesi. Molti Paesi europei temono che i jihadisti, esposti in Siria ed Iraq a violenze estreme, possano tornare in Europa con l'ordine di attuare attacchi terroristici.