Giovedì 18 Aprile 2024

Isis, attivista italiano ferito al confine tra Siria e Iraq mentre tentava di unirsi ai curdi

Alessandro De Ponti, di Treviglio, Bergamo, è stato ferito mentre tentava di entrare illegalmente in Iraq. La Farnesina attraverso l'ambasciata e il consolato iracheno si è subito attivata, è anche in contatto con la famiglia

Alessandro De Ponti, 23 anni, ferito in Kurdistan

Alessandro De Ponti, 23 anni, ferito in Kurdistan

Beirut, 4 luglio 2015 - Un giovane attivista italiano filocurdo, Alessandro De Ponti, è stato ferito al confine tra Siria ed Kurdistan iracheno. La Farnesina attraverso l'ambasciata e il consolato in Iraq si è subito attivata ed è in contatto con la famiglia e le autorità locali per verificare i contorni della vicenda e le condizioni del ragazzo. Secondo le prime informazioni avrebbe tentato di entrare illegalmente in Iraq. Lo scopo del suo viaggio pare sia la volontà di offrire  il proprio aiuto. Il giovane, durante il suo tentativo, sarebbe rimasto ferito a un braccio, e le sue condizioni non sarebbero gravi. Attualmente sarebbe ricoverato a Erbil. I famigliari di Alessandro De Ponti sono stati informati.

Alessandro De Ponti, 23 anni, di Treviglio (Bergamo) fa parte di un collettivo locale chiamato 'Tanaliberatutti': era partito lo scorso aprile alla volta della Tunisia, ma neppure i familiari, in stretto contatto in queste ore con la Farnesina, hanno saputo spiegare se il giovane fosse solo, oppure se si trovasse con altri giovani, o se avesse viaggiato con qualche Organizzazione non governativa. De Ponti abita a Treviglio in via Bramante con la madre, Cristiana Rivoltella, che di professione è coordinatrice infermieristica del reparto di Gastroenterologia e Pneumologia all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove coordina l'attività degli infermieri dedicati ai trapianti d'organi. Con loro vive anche la sorella minore. 

Proprio De Ponti, assieme a un altro trevigliese, Simone Vitali, avrebbe aggredito il videoreporter trevigliese Emy Zanenga, picchiato fuori casa la sera del 25 aprile dopo aver ripreso, la mattina, e pubblicato sul suo sito, un gruppetto di contestatori del collettivo 'Tanaliberatutti' e dell'Unione inquilini che, con striscioni e megafono, avevano interrotto la cerimonia ufficiale della Liberazione in piazza Insurrezione, gridando 'fascista!' al sindaco Giuseppe Pezzoni, 'reo' di non aver impedito un gazebo a Forza Nuova. Per quell'aggressione i due erano stati denunciati dalla polizia. Alessandro è descritto come un ragazzo che crede negli ideali e lotta per poterli concretizzare. Sul suo profilo Facebook si definisce antifascista e sul suo diario appare la citazione di una poesia del poeta e patriota ungherese Sandor Petofi, dal titolo 'Mi tormenta un pensiero'.